Siamo scalzi sulle terre dell'inverno
col freddo che sgretola la pelle
e l'immobile che sfocia nei venti traglienti.
A passi lenti
trascinando i nostri corpi verso un calore
che sa d'inferno
che aumenta il tepore
che rimane l'unico antidoto conosciuto.
Sentiamo l'affogo in salive amiche
sotto fiamme che ci bruciano come carta
pronti a volare in alto
come in una bufera sproporzionata
in cerca del collante per l'eterno.
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