mercoledì 25 luglio 2012

SPUTTANIAMOCI

Amo chi ha tempo di prendermi per il culo in questa maniera!

Un pezzo di me!  :O


La gente che si catapulta nella mia vita con sfrontata amichevole complicità mi terrorizza. Intendo quel tipo di persone che sembra che ti conoscano dal primo momento che ti vedono, dal primo discorso che imbastisci con loro, che ti descrivono così e colà, che magari ci azzeccano un pò e se accenni una lieve conferma non ti mollano più perchè...vogliono di più. Mi identifico nella figura di donna diffidente e c'avrò i miei motivi. Mi allontano, se m'impongono un sapere supremo: io vado. Non fa per me. Ma cazzo, sono cose che uno si crea col tempo, cose che s'imparano, idee che nascono dalle situazioni ecc, come si può agire senza aver mai agito?
E' un periodo oserei dire difficile, dove mi servono solo le mie ragioni, dove non essere percepita mi snerva ma non come sempre, dove me la faccio e me la dico e sinceramente mi rende tranquilla. Solo così. Solo con il poco. Quel che conta mi chiedo sempre cos'è. Non trovo le risposte ma incrocio le paure che poi si fan più piccole di quanto pensavo, ma questo è. Io infondo rinasco ogni volta che decido di dormire sotto terra. Che sia un fatto necessario o meno. Me lo devo. Ce la faccio perchè altrimenti non starei qua a ripetermelo.

martedì 24 luglio 2012

Lo voglio che mi legga le storie alla sera con questa voce.

lunedì 23 luglio 2012

giovedì 19 luglio 2012

Positiva.

Poco tempo, giusto quello di aprire la cassetta della posta e trovare 2 case editrici a distanza di poco tempo che mi chiedo di partecipare ad un concorso di poesie perchè trovano interessante quel che dico! 
E allora andiaaaaaaamo!...intanto a lavorare!  Uff!  

mercoledì 18 luglio 2012

Ci sono momenti che in questa vita non scorderò, sorrisi indispensabili, sostegni fondamentali...Il tempo scorre per tutti ma la soddisfazione più grande è sapere che certe distanze non esistono.



Un giorno importante che corona un sogno. Auguri Flo! 

Heineken Jammin Festival 2012 @Milano

Con un pò di calma! 

Red Hot MEMORABILI!!!






lunedì 16 luglio 2012

Quasi pronta a salpare!

Vorrei mi facessi un regalo 
Un sogno inespresso 
Donarmelo adesso 
Di quelli che non so aprire 
Di fronte ad altra gente 
Perché il regalo più grande 
È solo nostro per sempre 



T.Ferro

venerdì 13 luglio 2012

Me ne sono andata.

Oggi me ne sono andata.
O meglio ho provato ad andarmene.
La sensazione che un viaggio da sola sia più terapeutico di qualsiasi seduta mi rilassa.
Non conosco nè il paesaggio nè chi lo abita.
In una strada dritta provo a pronunciare parole
per essere ascoltata
per capire se qualcuno mi sta guardando
o forse aspettando.
Nulla mi accenna al futuro,
solamente presente nudo e sconosciuto.
Le mani appoggiate al ventre mi implorano di usare il pensiero
anche se stanotte verrà buio
e avrò paura.
Non sò cosa vedrò per la prima volta
magari non sopravviverò
ma sento del fuoco accendersi
un cuscino disfatto
una tazza sospesa per un benvenuto.
C'è vento che provoca rumore
e mi allontana la memoria
provocando un balzo indietro
e di nuovo mi scopro figlia
che ha bisogno di credere per imparare.
Non tornerò.
E' un patto che assomiglia ad una magnifica beffa.
Rido con il viso tra le mani
nascondendomi tra le tante teste che porto sul mio corpo.

un cuore.


giovedì 12 luglio 2012

Scomparire.

La sfiga di non essere nessuno a livello di curriculum da scrittore sta nel fatto che la gente ti conosce. 
Ci si deve convivere. Io lo so. Chi mi sta vicino non so.
Prediamo per esempio un grande con la penna in mano, pubblica, prendo un suo libro e mi appassiono ad un pensiero costruendoci sopra il mio provando a percepire un'emozione più o meno forte e vago dentro me nella speranza che la risposta alla mia domanda : "Starò immaginando quel che voleva trasmettere?" sia Sì. Fantastico in solitudine la vita che può aver vissuto, le pene, l'amore e i segreti e cerco di scoprirli: ho voglia di conoscerlo a modo mio, come nessun altro.
Poi tutto finisce. Mi resta qualcosa ma dal prossimo libro mi ributto in un mondo nuovo perchè, fondamentalmente, rimane una persona che non sento, non guardo negli occhi. Scrivere è verità sottoforma di falsità o l'esatto contrario ma capirlo non è poi facile, farlo capire non ne parliamo. Mi imbatto in gente che fa battute, supposizioni, lancia pillole di conoscenza assoluta ma, a questo punto, mi chiedo come facciano! Maestri di vita con sorrisi sornioni?! Se sono in un modo e leggete in un altro o, anche qui, l'esatto contrario non è possibile avere la verità. Ve lo dice la protagonista. Posso essere quel che più mi piace. Se scrivo qualcosa di scombussolato non sono normale, se scrivo d'amore o aspetto un figlio o ho un amante cubano o sono troppo qualcosa. Se mi lamento mi deve essere successo qualcosa che mi cambierà l'umore per un mese. Dare un giudizio è necessario, me ne rendo conto. Non mi interessa ma ve li voglio dire i pensieri che vi fate perchè siate consapevoli che lo so. Non ce l'ho con nessuno ma sto dicendo che se non sapeste dove abito di casa, dove lavoro, che ho quella passione là o mi vedo con quella gente, che ho i capelli neri ecc probabilmente sarebbe tutto più facile. Per me. Più impegnativo per voi.
A volte mi arrivano mail o commenti da chi non so chi sia ma che, cavoli, mi descrive semplicemente per il mio stato in quella poesia o prova a disegnare l'espressione che potevo avere mentre appoggiavo le dita alla tastiera...pazzesco! Una carica che non immaginate! Si dovrebbe fare così. Far finta di incontrarmi per la prima volta . Azzerare ed immedesimarsi ad ogni santissima connessione. Non mi avete mai visto. Lo vorrei infondo...

I tempi cambiano.


mercoledì 11 luglio 2012

Bene.

La differenza sostanziale tra quello che eri e quello che sei, nel caso specifico, non esiste!
Il problema funge da diversivo quando tale teoria vuol apparire un pò falsa per mostrare un'altra faccia.
Non so se è chiaro il meccanismo ma è come se sapessi di essere qualcuno che è morto e di conseguenza non gli è data la facoltà di esistere e agire.
Mettiamo che non so esattamente dove si vuol andare a parare, facciamo finta che è anche la normalità ma uno in questo istante si sta chiedendo se 3 tranci di rombo e 3 bicchieri di vino possano valere veramente 108 euro, il conto pagato a pranzo. Mi scatta la sana voglia di chiedere se nonostante la laurea in cazziemazzi sia in grado di leggere pure un prezzo su un foglio cartonato o mettergli davanti al fatto compiuto che in un mese riesce a raccimolare quanto io faccio in una vita perciò non dovrebbe nascere il dramma del lamento. C'è un MA, il MA è la mia parte umana e sottomessa che mi impone di star zitta perchè conviene per le mie fonti di energia e aria. Questo è quel che mi accade nel corso delle ore, dei giorni, dei mesi, degli anni...non c'è mutazione. Nel profondo mi pare di aver già elaborato tutto all'inzio e di non conoscere segreti, tant'è che mi rileggo da secoli le stesse cose e giudico sceme e davvero inutili alcune costrizioni che dei momenti come quelli appena citati mi impongono. Ragiono in modo schematico, o si o no e non mi accorgo se sia un punto a mio favore o meno. Mi sento di avere una faccia da sopportazione. Catalogo in una scatola quel che è si oppure no e inutile dire che la prima è mezza vuota ma si chiude e ciò comporta il fatto che me la posso portare dove voglio, aprirla, sbirciarla o svuotarla sul pavimento. La seconda è dannatamente colma, non si trova nemmeno più il coperchio e fatico a far spazio per quel che verrà. Sono in uno stato pesante, che si fa sempre più pesante e si appesantirà (si dice??) ancora e ancora. Come oggi che vado in banca e mi trovo il solito maniaco sessuale che mi fa racconta la barzelletta di Garibaldi che non sto a dire ma è a sfondo pornografico e ti avvicini strusciandomi il braccio fatto di una pelle che non avrei mai visto se fossi stata io a decidere e hai il coraggio di dirmi di sorridere alla vita che sono vaccinata e posso anche essere più sciolta se uno "fa il carino". Ma io mi chiedo se sono anormale o la gente pretende cose e risposte senza usare quel che gli studiosi chiamano cervello. Non sono pallosa, non sono tantomeno stupida ma certe visioni mi sembrano aliene e non accetto la diversità che a casa mia è prendersi libertà di o piangersi addosso senza una ragione.
Bene.

Oggi va così....

martedì 10 luglio 2012

"non so se fai così perchè ti stai innamorando di me"

che carino sapere che c'è gente che cerca questo su google e arriva qui. Mi inteneriscono queste ricerche. Mi piace.

Capanna.

"Si dall'Ilaria ci vengo"
"Allora muoviti!"

Ciao, ci mettiamo in garage allora. Strizzata d'occhio.
Ci conviene fare in fretta senò ci scoprono.
Allora facciamo che mi dai una mano a spostare lo stendino quello coi tappeti del bagno e della cucina stesi e io vado di là a prendere i cuscini e i colori.
Ok intanto guardo che non passi la luce, ho portato la pila da casa.
Si ma chiudi lo scuro, non socchiuso, chiuso proprio.
T'ho ho preso anche la coperta.
Io ai bambini distanti ci penso.
Passami il verde.
Mi spiace che non siano come noi, che non abbiano la capanna che sà di ammorbidente.
Hanno quella sporca, di paglia tipo.
Io gli ho mandato dei giocattoli e mi han detto che mi manderanno un video per salutarmi e ringraziarmi.
Bhè speriamo.
Stai attentaaaa che se scrivi con l'indelebile sul lenzuolo la mamma mi uccide.
Mi viene in mente quel giorno che ci siamo fatte la foto, io con i denti da dracula e tu con le unghie lunghe da gatto.
Avevo la maglia rossa quella pesante. Faceva freddo là.
Dovresti darla via perchè per te ha già fatto il suo dovere. Darla ai bambini.
Hai disegnato cosa esattaemente?
Sono io. Poi ci sei te. Io sono quella coi capelli gonfi e tu col caschetto nero.
Ma sembro un maschio.
Poi ci sono gli alberi e l'altalena come quella della corte vecchia.
Sono caduta mille volte e non ce l'ho mai fatta a fare il giro.
Dove siete??!
Scappa, esci, muoviti.
Sì le Barbie mi piacciono, questa è quella che va al mare. E' nuova. Bellissima.
Dai nascondi tutto che ci vediamo la prossima volta e andiamo avanti.
Io ai bambini ci penso, anche alla notte, prima di dormire e se li vedo alla Tv piango. Lo dico solo a te.
Secondo me sei esagerata.
Non gli vogliono bene come a noi.
Ma tu si. Secondo me loro lo sentono.
Mi sa di sì.
A giovedì..Apri la finestra che c'è caldo.

30 kili d'ammmmore!

MANGIO
GIOCO
DORMO
E...
MANGIO
E DISTRUGGO COSE!



Appesa.

Appoggio i piedi al soffitto
capovolgo le idee
e sfido la gravità:
mi sento meno inutile in questo cielo.
Mi aggrappo ad un'atmosfera
che mi porta in un corpo fragile
e mi insegna
che nella vergogna si può vivere
ma ci si scredita.
Lei è lì,
con gli occhi pronti a cadere
a non mostrare la storia
con le braccia libere e indecenti.

Strade di città

Che flash!

mercoledì 4 luglio 2012

Paura.

Ho paura.
Se lo ammetto è verità.
Non conosco le terre lontane
il soffio irrequieto del male
che mi accarezza per inganno.
Vorrei appartenere al coraggio
alle speranze.
Sono figlia del disagio
che decide e non scioglie i nodi.
Non vivo per timore
perchè conosco la sua strada
e ho appena tolto le radici.
Ho paura perchè quel che è oggi
cambia il domani.
Stralci incerti,
bocche piangenti.
Non c'è spazio per niente.
Nemmeno per me.

. . .

Chi lo come sto io.
Forse nessuno mai.
Mi sveglio che è nero.

martedì 3 luglio 2012

Oriente.

Quando fisso per lungo tempo la luce poi guardo il monitor e vedo le bolle gialle.
Strizzo l'occhio come nei film anni 80 dove il tipo entra col ciuffo e il chiodo.
Chi fa più ste cose? La mia amica mi chiede se ho conosciuto di quelli che guardano in basso imbarazzati per poi lanciarti la frecciata ferma cuore. Lo chiede a me come fossi la zia con la quale parli perchè tua mamma non può sapere che domande ti fai. E mi sembra stupida a guardarla. Come una canzone di Caparezza. Ma è come un tarlo nel legno, che le mastica le membra, poverina, penso. Non c'è niente di male ad avere un'amica spaventata. Mi fa solo sentire vecchia. La cinese dell'ospedale è un pò dura con marito e colleghi ma preferisco lei a quelle che danno speranze. No! Era lo scalino sbagliato. Io devo calcolare la misura per distendere le gambe altrimenti mi sento stretta nella morsa come sui sedile Ryanair che oltretutto mi aspettano a breve. Ah, i verdi prati che mi manipoleranno da dentro a fuori! Bhè,  ci voli per poco altrimenti opteresti per la comodità. Giusto? Così faccio io. Scendi un attimo dal controllo! Non ti stava consultando come il vocabolario sul banco?! Vocina rammenta storie. I termini pesanti ho la licenza di usarli perchè se, giovinciuella,  punti ad imparare ci stanno anche quelli. La faccia attenta mi pare ci sia perciò ti dico che un cumulo inconsapevole di umanità c'è. Non dappertutto. Ma se dico umanità ti viene in mente l'Africa e allora provo con "dolce". Il suono te lo senti già zuccherato e la papille danno il via all'assaggio di pura illusione. Sì, piccola, sei ubriaca marcia, vuoi farmelo sapere, ubriaca di quel che speri ma non hai vissuto, c'è tempo, non c'è tempo, non conosci le conseguenze. Dirti che crescere ha un significato volgare verrebbe cestinato e allora stendo le ossa, poi piego il ginocchio e ti inganno perchè lo faccio anch'io e ti insegno un pò a mentire. In oriente te l'ho già detto che ci campano così. Dottori, ambulanti e donne con le borse.

Prato.

Non ci sono più.
Vado a passeggiare vicino ad un prato
e mi vedi ma non sai saltare la striscia d'acqua.
Invochi un Dio che non ti conosce.
Sento una voce educata
nello scandalo degli altri
che stanno tra la foresta
a scrutare l'atteggiamento inaccettabile
che io chiamo felicità
che tu senti come orgoglio.
Non ci sono più.
Corro libera senza gratitudine
rispettando l'esser viva.
I piccoli sussurri
sono piccoli spazi
che il vento pian piano allontana.

lunedì 2 luglio 2012

02.07.12

Arriverai d'improvviso incidendo un sogno
lo stesso che parlerà al silenzio.
Mi appoggerò al sostegno
e felice piangerò.
Lo farai con un tocco affamato
e smetterò di ascoltare i rumori.
Il cuore ritroverà un mattino,
nascerà una notte per intendersi.