sabato 28 giugno 2014

Fantasia

Non ho mai rinunciato alla fantasia, mi ci sono aggrappata volentieri, mi ha aiutato, spesso l'ho odiata, altre volte mi ha dato intraprendenza, ha migliorato rapporti umani, ha creato cio' che mancava. Ero una di quelle che ce l'aveva il moroso inventato, non l'amico ma il moroso, ho il bisogno di amore e se non lo trovavo quando inizi a capire cos 'e' cosa fai? Te lo crei. Non ero per niente bella e di esplicito che venisse a dirmelo non ho mai beccato nessuno ...ed e' ancora peggio. Ho l'attitudine al solo anche per questo credo. Il mio tipo era biondo ed era Simone. Non mi piacciono ne' i biondi ne' il nome Simone e credo fosse un segno per vie traverse. Abitava la' e mi scriveva, mi pensava, era fondamentale fossi la sua routine. Sapeva decidere, non come quelli che becchi ingiro adesso:voleva me. Poi a Simone ho detto Ciao, incomprensioni,capita. Passo ore di notte a punterellare un foglio e uso le mani per passarci sopra veloce, sento i buchi, anche nello stomaco. Poi improvvisamente arriva e mi sussurra nell'orecchio e mi fa impazzire ma non parlo di ormoni ma perche' e' una signor delicatezza che non si fa quasi piu'. Si urla se si canta, quando ti tagliano la strada. Nei giorni migliori ci sono parole a petalo e suoni lenti. Brevi performance di anime coordinate perfettamente, incastrati come talenti in un museo: da ammirare. Leggere dovrei farlo piu' spesso ma non posso, non di corsa, non quando sei fuori tempo. Per fare la tinta ci vogliono 45 minuti, per fare il letto 3, aspettare che finisca di piovere non lo sai. Mi viene da dire Borotalco, non lo uso mai ma e' uno di quei profumi che sanno di eterno, di naturalita', purezza, di non fine. Concetti e abitudini, capita, non mutino mai perche' e' la fantasia che non te lo permette, sono linguaggi giusti, talmente azzeccati per risollevarti che non avrebbe senso sostituirli. Quel che uno e' funziona cosi'. Dicevo, poi mi guarda e m' incanto, e' filosofia, casualita', conosciuto sconosciuto, inusuale e ufficiale. Nell'incapacita' di certi istanti calcolo che ce saranno, forse pochi, ma colmi di fantasia. La mia.
Mi piace pensare che al proprio istinto uno ci dovrebbe credere sempre, senza guardarsi attorno per cercare altro. Hai una certezza ma non la vuoi ammettere. Hai il sentore che e' bene o male ma sembra che non sia abbastanza. Cosa vogliamo? Sbagliare sapendo di farlo .Credo sia in dotazione all uomo. Infastidisce essere diversi dalla propria natura e ancora di piu commettere quel che andrebbe evitato. Sedati non si vive mai o forse nella testa. Si agisce e andra' come forse non era scritto se solo si fosse usato l intuizione del sapere cosa ci rende 100.

venerdì 20 giugno 2014

Una grande parola.

Esistere è una grande parola. Ci sei. Non vuol dire altro. Quello che mi fa paura è il come. Paura è una grande parola. Vuol dire che hai pensato al poi. Quando mi si pone la domanda se una cosa va fatta oppure no mi dico " devo vivere al massimo". La risposta è più facile di quel che si pensa molto spesso. Ammetterlo è ingarbugliato o praticamente troppo semplice. La semplicità è una grande parola. Bianco, un gesto, uno sguardo, una strada, nero. Nell'essenza c'è l'energia e negli altri profumi? Non fermarsi è una grande parola...se si ha il coraggio di farlo.

lunedì 9 giugno 2014

E' importante il battito, quel pulsare al quale non si fa mai caso, quella distruzione del giusto, il beneficio del dubbio che si schianta addosso al solito muro, alto ma impagabile. Ascolto e tutto rimbomba, e' talmente forte che non infastidisce, sembra giusto, al suo posto. Se toccare e sentire camminassero insieme non ci sarebbe altro sogno,non esisterebbe piu' una corsa.