mercoledì 11 luglio 2012

Bene.

La differenza sostanziale tra quello che eri e quello che sei, nel caso specifico, non esiste!
Il problema funge da diversivo quando tale teoria vuol apparire un pò falsa per mostrare un'altra faccia.
Non so se è chiaro il meccanismo ma è come se sapessi di essere qualcuno che è morto e di conseguenza non gli è data la facoltà di esistere e agire.
Mettiamo che non so esattamente dove si vuol andare a parare, facciamo finta che è anche la normalità ma uno in questo istante si sta chiedendo se 3 tranci di rombo e 3 bicchieri di vino possano valere veramente 108 euro, il conto pagato a pranzo. Mi scatta la sana voglia di chiedere se nonostante la laurea in cazziemazzi sia in grado di leggere pure un prezzo su un foglio cartonato o mettergli davanti al fatto compiuto che in un mese riesce a raccimolare quanto io faccio in una vita perciò non dovrebbe nascere il dramma del lamento. C'è un MA, il MA è la mia parte umana e sottomessa che mi impone di star zitta perchè conviene per le mie fonti di energia e aria. Questo è quel che mi accade nel corso delle ore, dei giorni, dei mesi, degli anni...non c'è mutazione. Nel profondo mi pare di aver già elaborato tutto all'inzio e di non conoscere segreti, tant'è che mi rileggo da secoli le stesse cose e giudico sceme e davvero inutili alcune costrizioni che dei momenti come quelli appena citati mi impongono. Ragiono in modo schematico, o si o no e non mi accorgo se sia un punto a mio favore o meno. Mi sento di avere una faccia da sopportazione. Catalogo in una scatola quel che è si oppure no e inutile dire che la prima è mezza vuota ma si chiude e ciò comporta il fatto che me la posso portare dove voglio, aprirla, sbirciarla o svuotarla sul pavimento. La seconda è dannatamente colma, non si trova nemmeno più il coperchio e fatico a far spazio per quel che verrà. Sono in uno stato pesante, che si fa sempre più pesante e si appesantirà (si dice??) ancora e ancora. Come oggi che vado in banca e mi trovo il solito maniaco sessuale che mi fa racconta la barzelletta di Garibaldi che non sto a dire ma è a sfondo pornografico e ti avvicini strusciandomi il braccio fatto di una pelle che non avrei mai visto se fossi stata io a decidere e hai il coraggio di dirmi di sorridere alla vita che sono vaccinata e posso anche essere più sciolta se uno "fa il carino". Ma io mi chiedo se sono anormale o la gente pretende cose e risposte senza usare quel che gli studiosi chiamano cervello. Non sono pallosa, non sono tantomeno stupida ma certe visioni mi sembrano aliene e non accetto la diversità che a casa mia è prendersi libertà di o piangersi addosso senza una ragione.
Bene.

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