venerdì 16 ottobre 2009

Un viaggio in treno..


Mi è sempre piaciuto viaggiare in treno.

Individuo la poltroncina che fa per me e decido che, per oggi, quello sarà il mio nuovo punto d'osservazione.
Mi guardo attorno un pò spaesata e c'è chi legge, chi scrive, chi lavora al pc, chi ascolta l'ipod, chi sbraita, chi nemmeno si nota, quello davvero bello, quella davvero grassa, quello che ci prova con occhio languido, quella che ti guarda se hai l'abbigliamento migliore del suo, quello che con uno sguardo capisci che gli stai immediatamente sulle palle perchè l'hai sfiorato con lo zaino, c'è lo studente scazzato, l'uomo posato, l'extracomunitario che chissà dove va!
Molte situazioni che si incrociano per un ora o forse più.
Si uniscono per impararsi e ignorarsi.
Fisso fuori dal finestrino e se è primavera vedo gli alberi, il verde dei campi e il cielo pieno di sole...se è inverno, invece, appanno il vetro col mio respiro e tra il buio della sera lascio che i miei pensieri creino forme.
Uno dietro l altro.
Confusi.
Scivolano sui binari e non riesco a vederli.
Non riesco a dar loro un vero significato.
Si frantumano.
Forse a loro bastava solo uscire dalla mia testa.
Creo e cancello.
Vivo per un istante solamente.
Quasi sempre mi concentro su una persona a caso, mi interesso di cio' che è, cosa fa e dove va..è tutto nella mia immaginazione ma nessuno sa quanto adoro che sia così!
Creo un personaggio e con foglio e penna lo faccio nascere pian piano..
Scrivo di lui o addirittura per lui!
Arrivo a scoprire ogni cosa, ogni suo nascosto segreto...e lui non lo saprà mai!
Puntualmente, dopo un pò, mi stufo...e sento l'esigenza di concentrarmi su di me (lo scopo finale sono sempre io!).
Chiudo il cerchio insomma!
Qui inizia la scalata ma sulla cima di questa montagna non so cosa troverò.
Non mi spaventa.
Continuo a viaggiare.
Il treno mi da quella strana e beata sensazione che pochi riuscirebbero a donarmi sulla terra ferma.
Mi porta via, mi fa sentire sola e mi disintossica.
Quasi sicuramente mi piace perchè è uno di quei luoghi dove ci si rifugia.
Ognuno di noi ha una sua dimensione, un posto fatato, un nascondiglio qualunque, una scorciatoia per sviare la solita strada, un casa dolce casa.
L'importante è che qui tu possa volare via e nessuno riesca a raggiungerti..mai!

1 commento:

staipa ha detto...

Scrivo sempre anche io di treni e di volti sui treni!
Anzi... a dire il vero ne ho scritto così tanto che ormai quando salgo su un treno mi impongo di non farlo per non diventare banale ripetendo me stesso....
però alla fin fine quasi sempre mi ci ritrovo a scrivere ancora.