mercoledì 16 dicembre 2009

Mai nello stesso posto.


Mi illudo e sogno.
Non rimango mai nella stessa dimensione.
Anche se tutto sembra andare liscio io ho bisogno di andare.
Lo faccio da una vita
e continuerò a farlo.
Io sono questo.
Distrarmi è la mia fonte di energia.
Se nulla si avvera in questa fottuta realtà
io so comunque dare forma alle mie favole fantasma.
La prigione più buia spesso siamo noi.
Affogo in vecchi fogli ingialliti,
fantastico sulle presenti righe.
Calpesto la mia mente.
Aspiro ad essere l'assassino dei miei maledetti pensieri.
Devo immunizzarli.
Devo convincerli che non esisto per loro.
Riempio questa testa di unitili frammenti,
ma sono loro che mi distraggono,
mi fanno vivere..ma vivere davvero!!
Io che amo sentirmi perfetta,
io che lo devo essere
io che, solo nel mio mondo, riesco ad esserlo.
Chiudo gli occhi per ascoltare musica lenta,
da qui inizio il mio parallelo cammino.
Ora pianissimo,
ora fortissimo.
Corro senza sapere dove mi porterà il mio affanno.
Tra il vento c'è sentore di maleodoranti parole,
arrivano da ogni lato,
vado, non curandomi di loro.
Si stendono sul mio corpo e si impadroniscono di lui,
mi concedo,
nessuna debolezza,
solo nuova conoscenza che terrò nascosta.
Decido così di addolcire le cattiverie:
gustandole le faccio mie.
Che tutto vada come deve andare,
io non ascolto, io non parlo.
Qui dentro batte tutto ciò che mi basta.
Tutto quello per cui esisto ancora oggi.
Quello che posso condividere con chi è come me.









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