giovedì 30 dicembre 2010

Mister ics...ah no..."Big"!!

Ma chi non ha o ha avuto un Mister Big?
Una donna sta ad un Mister Big come la nutella sta ad una fetta di pane!  La morte sua!
Impossibile, a mio avviso, non averlo provato.
Quell'idea dell'uomo, che, nonostante tutto "ti è indispensabile".
Non ne esci.
Non è qualcuno che ti fa star bene e nemmeno star male: non ne puoi semplicemente fare a meno!Punto!
E' capitato a tutte almeno una volta.
Non conta poi come sia andata a finire, basta che sia successo.
Ma cosa avrà mai il Big in questione per darci questa scossa micidiale?
Ci sono quelle che stanno a presso a l'uomo che le cornifica dalla mattina alla sera, ci sono quelle che non lo sentono mai eppure rimane lui, ci sono quelle che ci fanno sesso (o l'amore) una volta, ci sono quelle che non l'hanno mai toccato ma è come se l'avessero fatto ogni sera, ci sono anche quelle che basta guardalo per capire, ci sono quelle che se lo portano a letto quando le situazioni lo permettono, ci sono quelle che gli confidano i segreti, e avanti per ore.
Tutto questo è magia o forse pazzia?
La magia nasce dal fatto che sognare fa bene a tutte.
Perchè nascondersi!!
Sogni se trovi quello romantico, che ti fa una sorpresa, che è estemamente gentile, che ti guarda come nessuno ha fatto mai.
La pazzia è l'autolesionismo, quando arrivi ad accettare ogni male mentale lieve o pesante pur di avere quell'uomo.
Nessuna delle due strade è sbagliata.
Entrambe servono per rendere più marcata l'idea di avere un Big.
Il Big però deve distinguersi grazie ad una caratteristica: saper stupire!
Se manca questo allora non è lui!
Sa come prenderti e ci impiega un secondo a rubarti un sorriso!
Che poi lo faccia col cuore in una mano o solo per farsi perdonare...bhè dettaglio!
Ha un animo che spunta all'occorenza e lo condivide a modo suo!
E' stronzo a momenti e perfetto in altri.
Se chiedessi a tutte le mie amiche se hanno conosciuto una persona del genere vorrei solo sentirmi dire un secco "SI".
Qualcuno che ti fa girare la testa ci deve essere stato o c'è! Qualcuno che non ha regole con te, qualcuno che travolge e stravolge, qualcuno che ti fa tremare.
Il Big è affascinante anche se per le altre potrebbe più semplicemente assomigliare ad un obrobrio!
E' un'invenzione della nostra fantasia adattata alla realtà forse.
E' un qualcosa che non riesce ad essere perfetto ma ci si prova.
E' una ventata d'aria quando serve.
E' l'uomo della nostra vita.
E' il padre dei nostri figli.
E' un segreto o l'uomo che ci sposiamo.
E' un Big.
Basta!
Dare un significato logico anche ad personaggio"inventato" non mi pare carino!  ;)





mercoledì 29 dicembre 2010

L'etichetta sulla scatola dice : 2010!

Stavo pensando alle frasi finali da utilizzare per la chiusura definitiva del 2010 ma sinceramente poco mi viene..nel senso che sarebbe qualcosa di scontato.
Allora ho deciso questo : prendo uno scatolone e ci butto dentro un pò di cose, senza nesso tra loro ma che di certo per me vogliono dire qualcosa..qualcosa che vale la pena ricordare per un motivo o per un altro.


IT'S LIKE THAT - Run DMC vs Jason Nevins
UN DUE TRE PROVA
TRENO
INVIDIA, è SOLO INVIDIA!!
CERTEZZE
UNA BISTECCA APPESA
OFF HE GOES - Pearl Jam
OK, BASTA CHE SIA COUNTRY!!
FATTORIA DEL TOPO
SIMBIOSI
IL COLORE ROSSO
NINA ZILLI
IL SEXY POLSINO
STILL DRE - Dr Dre Ft Snoop Dogg
I PUPI
PICCOLI MONSTRI
NE RESTA UNO
PANCHINA
OTTOBRE
ARCHIVIO
SEI ITALIANA?
VICOLI
CARLETTO
LIBRI MALATI
OCCHI CHIUSI
CALA LA PASTA!
LA MIA CALAMITA
VOLTASTOMACO
LA FATALITà NON è UNA FATALITà!
LA GRADINATA
L'AUTORIZZAZIONE DEL DESTINO NON è VALIDA PER ZONA STOCCAGGIO



...non parlo mai a caso...anche se sembra!!!

Buon 2011 a tutti!







lunedì 27 dicembre 2010

...almeno fino a domani.

Oggi nessuna positività solo un'espressione sbalordita stampata in  faccia. Quello stupore misto allo schifo che ogni tanto mi spunta fuori perchè ho cercato di premerlo troppo a fondo! Quante cose non sopporto, quante persone mi tocca vedere tutti i giorni, quante stronzate sento uscire da bocche inutili,  quante malignità gratuite ,quanta gente che non sa di niente! In momenti simili mi viene solo di buttar tutto all'aria, di rintanarmi nelle mie lussuose gioie e dire chiaramente, a chi se lo merita, che sono intoccabile. Non mi toccano le ansie, nemmeno le regole, ancor meno i problemi degli altri. Niente. Non sento niente. Lasciatemi stare...fino a domani.

martedì 21 dicembre 2010

Un piacere speciale

Io ho un pò i miei "momenti di musica" : li chiamo così. Quei periodi dove ascolto sempre quel cd o ancora peggio quella canzone! La cosa è perfino angosciante ( me ne rendo conto!) ma non ne so fare a meno!!! Imparo a memoria! E' scritto!
Poi a distanza di tempo mi ricanto tutto e vado un pò fiera di me!! Piccolezze che arricchiscono il super IO!
Dopo 3 settimane di ascolto assiduo posso decretare la mia canzone preferita in questo nuovo lavoro Marlene!
Il The best of ... ormai era mezzo logorato...era ora arrivasse un cd nuovo!!
Lui è sempre malefico, eccitante, poetico, dritto al punto, lento, alternativo, uno che riesce a fanculizzare qualcuno usando termini teatrali! Non so trovargli un difetto!!


C'è un piacere ben speciale nel rinascere
quando tutta la terra intorno a te è bruciata:
dal deserto di ogni cosa morta e inutile
voli via con agilità nuova.
Poi rimani alto e con un ghigno malefico
osservi gli avvoltoi che non ti trovano.
Plani e infine atterri dove il mondo
è bello e florido,
e t'incammini pieno di euforia e vitalità.
E il tuo spirito gioisce
sparpagliandosi tutto dentro te.
Ogni spettro ne perisce,
abbagliato da questa intensità.
C'è un sapore ben speciale nel rinascere
quando hai lottato il giusto per farcela,
quando sei andato dritto per la strada
che hai eletto come via maestra.
Ma tutto ciò sai che non potrà resistere
se non sarai sempre attento e vigile.
E se vuoi mantenerti buono e incorruttibile...
rifugiati in te.
E il tuo spirito gioisce...


PS: Anche se la numero uno rimane sempre la vecchia Musa!

martedì 14 dicembre 2010

Storia moderna.

Ci hai sempre pensato ma mai sperato e alla fine è andata nella maniera più sbagliata.
Chi l'avrebbe detto! Il cazzutissimo giorno è arrivato anche per te.
Ti alzi alla mattina e non realizzi nemmeno dove sei, perchè sei e con chi sei.
Ci sono poche alternative : o ti svegli fuori e inizi il tran tran o ti rigiri nel letto e te ne fotti di tutto.
Inevitabilmente devi accendere la A.
La rincorsa dell'essere più o meno accettabile esteticamente inizia e non appena lo specchio ti dà l'ok prendi la giacca e via. Si va. Si comincia, di nuovo, ancora e ancora.
E metti il piede nella disperazione di un semaforo o nell'orario che ormai è passato.
Da qualche parte al mondo ci sarà qualcuno che se la passa diversamente pensi!
Ma dura un istante questa nuvoletta da disegnatore in erba...e ritorni uomo-meccanico.
Azionati i comandi.
Huston sono ooook!
Le gambe non fanno nemmeno più male nonostante la velocità sia estremamente eccessiva.
Ci siamo.
Il punto di partenza (che è anche quello dell'ormai arrivo) è lì ad aspettarti con quella faccia che snobba anche sua madre.
Dà ai nervi ogni santissima volta. Ma farsene una ragione sembra la regola che ci si incolla nei cervelli.
E avanti popolo. Si aprono le porte della giornata.
Scorre questa vecchissima signora col suo carrello della spesa, con dentro il minimo per la sopravvivenza.
Pane, prosciutto e latte.
A passo lento fuori ma con l'esperienza che la rende curva e pesante dentro.
Spunterà mai una soluzione al mal di schiena? 
Si prendono pastiglie gialle, verdi e blu :"sono valide! sono quelle che usano tutti!" ,ma probabilmente sono solamente capsule colorate, proprio come quelle per i braccialetti dei bambini...di zucchero quasi plastificato.
Della cura zero. Non c'è traccia.
Eèèèè uno show.
Signore e signore venghinoo!!
La pazza gioia discotecara della sera arriva e partano a bomba le luci ad intermittenza dei neon al soffitto, delle fotocopiatrici e degli scanner, degli avvisi Antivirus, del verde dei gestionali : ma che bell'atmosfera gioiosa ed elettrizzante.
E' deciso! Non ci si sta nella pelle e l'entusiasmo è così tanto che non si può restare. Si rischia di godere del troppo!
La risata isterica saluta la folla e lei, non curante, presegue nelle faccende affacendate.
Non ci dice nulla un  buttato lì        "C   O   S   A       S   E   I?"
E dice tutto cristo santo!!
L'atteggiamento è giusto in un ambiente sbagliato.
Cazzo dico, l'atteggiamento è quello sbagliato in un ambiente che dovrebbe essere giusto.
E' arrivato il giorno. Anch'io dentro al limbo!
L'avevo premesso, sospettato e quasi aspettato.
Non ci capisco niente e mi chiedo se me la posso permettere la voglia di essere qualcosa che voglio davvero!
Compiere un atto di carità : questo è quello che andrò a fare!
Camminata in casa, senza mura, senza ostacoli, senza voglie, senza gobbe, senza luci da sballo del sabato sera.
E lo copio anch'io quel qualcuno che in qualche posto del mondo vive la sua vita nel modo opposto al mio.
Se ce la fa non sarà per forza un eroe!?
Vi prego ditemi di no! La soglia tra il farcela e non farcela è sottilissima!
E la storia narra che io....CE LA FECI!

Bacio


Può essere il blocco di una bugia,
il calore della carne
il fango che ci copre.
Può essere l'armonia infinita
un sospiro senza fiato.
Può essere la testa altrove
il corpo dove deve strare
l'emozione che non c'è.
Può essere senza regole
trascinante e rovinoso.
Può essere reo o inappuntabile.
Caramente tenero e cedevole.
Può essere soltanto un bacio.

La storia perfetta.


Alla fine lei è entrata quella sera
e chissà perchè!
Per non capire
per non volerlo fare mai.
E vide che non c'eri
ma eri lì.
Che importava conoscere.
Non fregava a nessuno
allora nemmeno a lei.
Uscì e si tagliò con l'aria,
quella fredda
che congelava cuore e mente
che sminuzzava il criterio.
Ed era perfetta la storia.
Perdere o vincere
aveva lo stesso significato.

Giù

Per restare aggrappati basta la forza.
E cado solo se voglio.
Quando proprio non ce la faccio più.
Ci sono solo sordi qui,
quelli che non sentono che sanguino.
E non mi dire che basta medicarsi da sè.
Stronzate.
Cosa non darei per un qualcosa che non so.
La prospettiva che si sostiene 
nessuno la conosce
la si predica però.
L'odore cattivo è nebbia
che non ti fa vedere
e puzza 
e non mangi più.
Tutto non invita.
E giù.

lunedì 13 dicembre 2010

Pensiero

Quando la testa ti scoppia di frasi, di parole da lasciare libere, di versi fatti per essere letti e non hai il tempo per farli uscire...odio stare così.

Contagio

Che sia un bacio oppure una stronzata.
Che sia amore o una bevuta spensierata.
Ci sono banalità che fanno la differenza.
E le riconosci.
Le alimenti nel momento che si creano.
Le ami senza demonizzarle.
Conta l'esserci.
C'è la prepotente sensazione di restare.
Contagiarsi ma non morire per questo. 

giovedì 9 dicembre 2010

Coincidenze

Succede per caso
o per fato.
In quel frangente che appare povero
si scatenano meccanismi logici.
Sincronicità.
Cinici nell'intravedere il senso,
eppure esplode quella reazione emotiva
mai provata
soprannaturale
che spaventa 
che superta i limiti umani.
Ed è giusto non potere o volere individuarla?
L'insignificante svela il vero.
Posso crederci.


Invito alla festa

E si arresta il battito.
Si sincronizza il pensiero.
Sarai ciò che vorrà.
Angelo e demone.
Instancabile e viziata.
E perderai il controllo 
sicchè la vita si racconti in quel solo istante.
Invaghiti della libertà
con la voglia di abbattersi
corpo su corpo.
Lo scompiglio delle idee,
il desiderio che sovrasta la razionalità
la voce dell'amplesso.
Nell'invito alla festa
la sensualità cola
e si cancella il brandello di pudore.



Robe da donne!

E' bello sentirsi un pò premiati...e a chi dice che leggere il mio blog è un'appuntamento fisso come mettersi il mascara al mattino prima di uscire (insomma, non si può proprio farne a meno) .. bhè la massima stima!


Robe da donne! ;) 


Mi regala un'emozione..

TI VORREI SOLLEVARE -ELISA-

Mi hai lasciato senza parole
come una primavera
e questo è un raggio di luce
un pensiero che si riempe
di te
E l'attimo in cui il sole
diventa dorato
e il cuore si fa leggero
come l'aria prima che il tempo
ci porti via
ci porti via
da qui

Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Mi hai detto ti ho visto cambiare
Tu non stai più a sentire
per un momento avrei voluto
che fosse vero anche soltanto
un pò
Perchè ti ho sentito entrare
ma volevo sparire
e invece ti ho visto mirare
invece ti ho visto sparare
a quell'anima
che hai detto che non ho

Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei ritrovare
vorrei viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos'è l'amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore

Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
e viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos'è l'amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore
vorrei viaggiare su ali di carta con te
vorrei sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos'è l'amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore

martedì 7 dicembre 2010

2010Fatetoface2010

Siamo alla resa dei conti. Faccia a faccia con questo 2010 un pò balordo!
Non mi sono mai sottratta dal fatto di guardare indietro di 365 giorni per cercare di capire...capire poi cosa non so!
Vabbè, l'analizzare è il mio pane e ci sta!
Ogni anno stessa storia. Scrivo per concludere un percorso.
Ci sono inevitabilmente cose da ricordare e cose da lasciare per terra :morte esattamente nel punto in cui dovevano morire.
E' stato un anno strano, uno di quelli dove i giorni ti passano talmente in fretta che ti sembra di non riuscire a tenere niente tra le mani. Tutto scivola, si fa veloce, scappa e tu rincorri quella fretta.
La negatività di questo affanno è che sei in una frenesìa che ruba la memoria.
La corsa ti appanna il cuore. Ne sono certa.
Non ti premi e vivi solo di fatiche.
Dovrebbe essere l'esatto contrario.
Inutile dire che prima di tutto mi ricordo i "momenti no".
Il "momento no" non è necessariamente qualcosa di tragico ma qualcosa che ti fa pensare, qualcosa che scopri grazie ad una causa-effetto e probabilmente ti dà (poi) un conforto.
Almeno per me è così.
Penso al fatto di aver finalmente trovato il coraggio di togliere dalla mia vita alcune persone spazzatura. Certe se ne sono volute andare da sole e sono state semplicemente codarde.
Posso dire che vivo meglio.
Il pensiero che invece non mi abbandona è quello di non accettare la realtà e ammettere che la mancanza di certi affetti mi fa morire dentro.
Non ho ancora imparato ad essere forte. Cedo al primo ricordo. Soffro e non è giusto nè per me nè per gli altri.
Vorrei essere più "brava".
La svolta positiva invece è stata la decisione di sposarmi!
E da qui si iniziano i preparativi, le nuove avventure e le gioie, i nervosi e i soldi che pian piano ti abbandonano!!
Ma come dice la tizia che mi ha venduto il vestito : è tutto meraviglioso!!
La bellezza la si trova, basta cercarla, basta impegnarsi, basta volerla davvero.
Penso ad un termine che rispecchi il 2010 e credo sia :CHIARIRE .
Ho capito diversi punti che non mi erano chiari, ho finalmente sentito parole che attendevo da non so quanto, ho dato un giusto significato a chi, ancora, non l'aveva.
Mi sento più amata.
Amare è un dono che ti fanno e al quale si deve essere sempre grati.
E' una parola così grande che è giusto che appartenga a tantissime persone. Parlo di tutti : ragazzo, amici, genitori, cani ecc!! Tutti!
Non sto qua a scrivere a chi vanno i miei sentimenti ma nella mia testa c'è una serie di momenti che non andranno certo nel dimenticatoio.
E' proprio questa la fase bella del resoconto..accorgersi che una valanga di minuti vissuti andranno persi e pochi ti rimarranno impressi a fuoco nella pelle.
Mi viene sempre un brivido.
Per i propositi aspetto ancora un pò...












Parlare.


Ti vorrei parlare di quella paura
di quel logorìo che mi buca il cuore.
E' un male misterioso che crea sconforto
mi dà l'angoscia di non farcela
mi stordisce e mi affatica.
Te ne vorrei parlare
perchè le mie risposte le trovo in te.
Nel rincorrere un sogno
scopro che l'ottenerlo porta a delle conseguenze
ed è come un pugno allo stomaco.
Mi spiego la mia titubanza
mi lacero la mente in cerca di risposte
e nessuna mi convince davvero.
Che la forza mi accompagni
che la buona riuscita sia l'amica tanto attesa
che io riesca a crescere davvero.
Ma ti direi cosa mi turba
perchè è quello che tu vivi.
Il mio coraggio non c'è.
Non lo sento se lo cerco.
Mi vorrei confidare tra i tuoi sguardi
tra i tuoi silenzi istruttivi
tra le dure verità.
E cerco di farcela nonostante questo.
Provo a sfondare un muro fitto di dubbi.
Ma vorrei svuotarmi in te.
Senza quelle restrizioni
senza la paura di sbagliare.

lunedì 6 dicembre 2010

Non sa eppure lo sa.

Che se ne fa di un'emozione alla quale non dà nome?
Si chiederà: ma l'emozione dunque..esiste??
Non serve una canzone
non bastano quelle parole.
Che serve spiare, capire e sperare?
Quel che cerca non sa dov'è.
Il pensiero asfissiante odora del suo stesso profumo
e il gusto dell'aria allontana ogni prevista caduta.
Non gli serve dare un colore alle immagini,
che se ne fa di quello che non conta?
Nemmeno i sorrisi forzati vuole,
non gli servono le note
e nemmeno il giudizio.
Ma cosa va a cercare?
Cosa vuole dire la sua memoria?
Inutile chiedere "il dubbio irrisolvibile".
Che sia speranza delusa?
Un sentimento alla deriva?
Veridicità allontanata?
Già lo sa.
Nulla di questo.
Nonostante tutto è solo una disarmante intimità.


Scontata.

Stare qua un pò conviene.
Nessun amico e nessun discorso.
Nessun interesse e nessun legame.
Elimino...o faccio quel che posso.
Un pò ignorante sulla vita
un pò in piedi a guardare niente.
E mi mostro indifferente
perchè è questo il sogno più grande.
Nello spazio nero che amo
la luce morirà sempre.
Non c'è voglia di essere,
qui sono
è scontato di per sè.
Così.
In me.
Sprofondo in solitudine.


martedì 30 novembre 2010

Il menefreghismo.

E' dal tempo dei tempi che penso se scrivere o meno di questo argomento.
Mi ha sempre fermato la convinzione che per certe persone non è necessario sprecare righe o parole.
Poi però arriva il conflitto.
Il fatto di esporre quella voglia esagerata di mandare a cagare qualcuno.
Una semplicissima rivincità detta quasi tra i denti.
Nella vita di tutti i giorni si fa fatica a guardare uno negli occhi e dire chiaramente "Guarda, non sei più nessuno per me, mi crei solo ansie...per cui sparisci!".
A volte mi sento veramente impotente e vigliacca perchè non so mandare a fanculo chi mi da solo nervosi. Vorrei davvero riuscirci ma come fai?
Arrivi e dici STOP?
E' davvero dura!
Ciò non toglie che i metodi inesistenti siano solo una probabile scusa social-psicologica....il vero sentimento di rabbia rimane dentro e porta il sangue alle stelle alla visione della persona in questione.
Per esperienza dico questo :
credo tu sia enormemente infantile, che non capisca che a 30 anni ci si deve comportare in una maniera totalmente diversa da 15 anni fa, nulla è dovuto, le cose te le dovresti guadagnare (affetti e beni materiali).
Non hai mai soldi perchè li butti nel cesso per le puttanate, perchè hai i tuoi che ti parano il culo, perchè non sai cosa voglia dire "sacrificio".
Usi la macchina degli altri, ti fai pagare le cose, arrivi prima tu e in secondo luogo il resto del mondo, diventa tuo amico solo chi si inchina a te per servirti, insulti gli altri e li calpesti dando loro degli stupidi.
Non trovi nemmeno qualcuno che ti ami e forse mai nessuno ha provato per te un sentimento simile...e che dire....io godo di questo!
Godo perchè nonostante le risate fatte assieme tu non lasci altro.
Non ricordi il bene degli altri ma solo le stronzate di un sabato sera...e si sa..lasciano il tempo che trovano.
Aiutarti è solo da coglioni perchè poi non c'è una misera gratitudine, non c'è quel reciproco dare-avere che in 2 persone "che si vogliono bene" ci deve essere.
E mi ha sempre dato fastidio questo tuo essere così entusiasta del tuo essere perchè alla fine della fiera sei solo una povera merda che prima o poi tutti dovranno calpestare...così come sto facendo io!
Chi ha cervello capirà, chi vorrà vivere privo di nervosi cambierà la sua strada e scapperà lontano lontano lontano da te.
Sei teatrale..questa sorta di complimento però te lo devo!
Sei un genio nell'abbindolare le persone perchè giochi la carta della travolgente simpatia, della cazzata che attira sempre perchè distoglie dai soliti problemi.
Ti stringo la mano!
Ma questo basta?
Basta essere così poveri?
Evidentemente i miei canoni di "arrivo" sono ben diversi dai tuoi e me ne vanto!
Salutarti ingiro adesso è uno sforzo.
Fare la bella faccia...ecco quello che faccio e quello che fai...
Mi hai lasciato qualcosa...e se ti fai 2 conti è qualcosa di negativo...ma lo uso con te ..perciò non nasce il problema.
Va benissimo.
Ecco fatto.
Un breve riassunto di quello che sei.
Nei momenti importanti della mia vita non c'era la tua presenza...NON C'ERA!
Non hai idea di cosa valga per me, di cosa mi faccia soffrire, di che cosa ho davvero bisogno.
Chi mi ama conosce i miei punti deboli...tu non ci hai mai provato perciò il dado è tratto!
Tu non scavi.
Il finale è questo!
Mi fai schifo.
Non sai quante volte te lo direi!



lunedì 22 novembre 2010

Che senso ha un blog?


Penso a chi ha un blog come me.
Ma la gente scrive veramente t u t t o???
Ci sono cose che dici, cose che scrivi, cose che pensi e morta lì.
L'intento è di esprimere i propri pensieri perchè bussano talmente forte che prima o poi la porta la devono sfondare... ma anche in questo ci si applica poco.
Ok, parlo in prima persona perchè non è giusto far di tutta l'erba un fascio (anche se su questo tema avrei mooolto da ridere)...e dicevo che se uno arriva per caso qui e legge ..si fa la sua idea.
Ma è un'idea, non sono completamente io.
Se guardo un blog di uno che scrive della sua passione per la montagna, immagino che sia uno sportivo, uno che mangia super regolare, uno che va a correre alla mattina alle sei e alla domenica va ad arrampicarsi e non fa soste rovina fegato nelle baite.
Ma può essere che non sia così.
Quello che intendo è che nemmeno su un blog uno è trasparente. La tecnologia pecca in questo. Ci si adatta e ci si nasconde un pò.
Penso ai diari di una volta, quelli col lucchetto, quelli che se perdevi la chiave erano cazzi e allora te la tenevi stretta stretta...Li SI che c'erano i veri caratteri! Le cose non dette mai...quelle pensate e BASTA!
Qua posso far vedere quello che mi "conviene".
Ma allora ha un senso?
Forse si. Forse no. Ma lo si fa!
Scrivo un blog perchè mi fa comodo?
Probabilmente si.
Detta così fa un pò " Lisa stronza"... ma si deve sempre cercare di andare più in là e capire.
Ma tutti non ce la fanno.
C'è chi legge e non gliene frega un benemerrito del significato: l'impegno nell'imedesimarsi è sempre una brutta bestia!
C'è chi tace e si fa i suoi conti. La cosa che senza dubbio preferisco.
Fatto sta che il mondo gira così.
Conclusione: ci sono cose che non sono state "dette" o se sono state "dette" io non le ho sentite?
Bhè ..se fossi uno che passa da qua..ragionerei in questa maniera.




venerdì 19 novembre 2010

Rifugio.

Certi schemi destabilizzano la mia linea.
Abbiam bevuto freneticamente quel pensiero
sulla carne bianca e fredda che sperava il salto nel fuoco.
Persi gli attimi che incantavano
restano le birre finite, le sigarette spente e l'odore di cantina.
Scotta il fastidio che passa sulla schiena
come una guerra che stermina l'innocenza.
Questo è il minuto eterno nella zona del rifugio.
Scettica.
Coraggiosa.
Proteggo la paternità delle righe
gelosa del tradimento
e delle nostre pagine scritte senza data.


Parto.


Speranze assurde e inattuabili...così dicono.
Eppure io parto.
Guardo il cielo e non lo sento mio,
sono pronta per ritrovare l'ordine che cerco.
In debito con gli altri
me lo riperto allo svenimento.
Ma gli altri chi?
E' la saggezza della mente che rende grandi
ma il tempo per esser fragili dov'è?
E allora io parto.
Non abbandono i cuori
alimento il mio crescere:
me lo devo!
Milioni di uomini e donne che sfrecciano,
spintoni e poche scuse.
M'avvicino al rombo assordante che ribalterà questi giorni.
Strilla che sono qua!!
Pronta a sentire.
Un destino c'è anche per me.
Parto pesante e malata.
Tornerò e inizierò a respirare,
a guardare di nuovo le mie nuvole.
Vado stringendo forte la sua mano
che m'insegue tra l'illusione e la consistenza delle cose.
E sa dov'è la mia vera gloria
ma lascia correre la giovinezza dei miei voleri.
Tornerò
ma è giusto partire.

A chi.

A chi non sa niente di te.
A chi non fa altro che trovarti una soluzione.
A chi giudica il cammino altrui senza curarsi del proprio.
A chi rimpiange,poi, il non averti.
A chi viene negato un degno regalo.
A chi ti colpisce e ti contesta.
A chi ha dimenticato che il tempo può scalfire.
A chi non ti dà un significato.
A chi è banale e non conosce pace.
A chi ti logora senza esitazione.
A loro che non hanno i miei occhi.
A loro che non prendono la tua mano.
A me che appari semplicemente come la più grande emozione.


mercoledì 17 novembre 2010

Non si scrive, non si legge

In piedi appoggiata ad un muro.
Arriva lui.
Dio, com'è veramente"lui"!!
Non servono parole, non serve bellezza..nulla!
C'è già tutto.
Tutto è familiare.
E l'abbraccio si fa eterno
un ingorgo di pensieri che suonano nel traffico delle nostre menti.
Dopo lo stacco.
Il silenzio.
E succede così ogni maledetta volta che ti lascia andare.
Subito impietrita come il muro alle spalle.
Poi il calore si fa più forte
ed è lì che un sorriso sconvolge la scena.
E' lui.
Sono io.
Non cambia la pelle e nemmeno il profumo.
Un pò per caso, un pò per destino scritto.
Che ridere che fa l'incredulità dell'uomo.
Tenera e spiazzata come una persona persa.
Andare e partire.
Partire e andare.
Tremolìo dei versi che, pian piano si fanno corposi e pieni.
Nel frangente..una riflessione.
Lui che mi piace, che lo sento, che guarda come nessuno mai.
Una riflessione che non si scrive qui,
perchè non va letta,
perchè non và sospirata mai.

Buonasera

Buonasera a questo giorno appena andato, buonasera alle mie corse per arrivare sul divano dopo cena, buonasera al mio impastare parole per sfornare un preventivato sogno, buonasera a chi nemmeno sa che oggi l'ho pensato/a, buonasera ai miei cani che aspettano un biscotto appena scendo dalla macchina, buonasera ad un giorno di metà settimana con la pioggia fine, buonasera ai ricordi lontani che non vorrei avere, buonasera al materializzarsi del mio futuro che scintilla, buonasera alle nostalgie delle filastrocche davanti alla stufa, buonasera al lungo pensare per non arrivare a niente, buonasera al mio svegliarmi nel cuore della notte, buonasera a chi fa finta di non vedermi, buonasera a chi ti dice di mantenere un segreto che non c'è, buonasera all'anello nero che rimetto, buonasera ad una telefonata che rimane solo fantasia, buonasera al film che mi fa pensare e non mi molla, buonasera alla mia fase di agitazione aggrappata alla schiena, buonasera alla Parigi che vedrò, buonasera alle inadeguatezze, buonasera a quella mia prima cosa bella, buonasera alla mia voglia di strade vuote e musica.

Basta così

C'è gente come questi due che insieme fanno sempre scintille: questo ne è l'esempio! Applaudo!

Negramaro & Elisa

Liberi
ci sembrerà di essere più liberi
se dalle nostre mani
non cadranno più
parole per noi due
e sarà più semplice
sorridere alla gente senza chiederle
se sia per sempre
o duri un solo istante e poi
che ce ne importa a noi
tanto basta così… così…
scendiamo qui… qui…
che senza di noi c’è
la liberta
si ma
basta così… così…
fermiamoci qui…

ridere
sarò sorpreso poi a vederti ridere
senza bisogno di dover decidere
per chi
se non per me
e allora sarà facile
tagliare l’aria
se non lo si farà in due
e ti vedranno correre sui cieli
di ciniglia e popcorn

si ma basta così… così…
scendiamo qui… qui…
che senza di noi c’è
la libertà
si ma basta così… così…
e tu baciami qui… qui…
che l’ultimo sia e poi
che senso avrà?
tanto
basta così… così…
fermiamoci qui…

liberi ci sembrerà di essere più liberi
e intanto farò a pugni contro il muro per
averti ancora qui…

portami altrove
portami dove non c’è nessuno che
sappia di noi
fammi vedere
come si muore
senza nessuno che
viva di noi…




Caffè alle mandorle


Sto seduta ad un tavolino rotondo di un bar, uno di quelli col porta tovaglioli di plastica.
Il classico dei classici.
C'è il sole del pomeriggio d'autunno e mi fa chiudere un pò gli occhi...Distolgo per un attimo lo sguardo dal vetro che divide queste 4 mura dalla mia bella e mai banale Verona.
La gente di queste ore è la più disparata.
Non c'è la frenesia del caffè corto del mattino e nemmeno il relax delle 7 di sera appena usciti dall'ufficio.
Non so chi incontro, ma la sorpresa, ai miei occhi, rende belle le persone.
Chissà che pensa il barista a vedermi qua "isolata",senza una chiacchiera con l'amica di turno, senza una risata, senza "il rapporto a due".
Sbatto il libro aperto così poco forte che del rumore me ne accorgo solo io.
E allora con le mani arrotolate tra la sciarpa mi dedico all'osservare chi mi affianca in una giornata apparentemente normalissima.
A volte ho la paura di essere scoperta..finchè scruto tutto intendo!
Dai gesti conosci molto di quello che nessuno vuole far vedere.
Mi invade la testa questo fare. E' come assorbire il meglio e il peggio e farlo gratis.
Essere ladra mi da quel brivido che non mi da nessun'altra cosa.
Dopo i miei entusiasmi di vario genere realizzo che mal che vada avrò trascorso uno dei miei pochi pomeriggi liberi a cazzeggiare semplicemente.
Cercare la vena poetica nella semplicità è come attribuire ad un niente una meta e arrivarci il più in fretta possibile.
L'arrancare, l'obbedire tacendo, l'elemosinare qualcosa di qualsiasi tipo scompare in giorni così.
L'autunno ci dona i colori più caldi e lasciarli al caso sarebbe voltare le spalle allo scorrere delle regole naturali.
Decido di uscire a respirare.
Di corsa un altro caffè, sciarpa lunghissima, cappotto e stivali e calze colorate e sorriso stampato in faccia.
Sono io! e porto fuori con me quella "solitudine" ...Via dagli aromi dolci di caffè e brioches.
Se dovessi incontrare qualcuno che occupa col martellare delle parole la mia mente sgombra mi scoccerebbe un pò..speriamo d'essere fortunata!
Pesto le foglie, guardo anche le nuvole, sento l'aria, penso a se qualcuno sta facendo ciò che faccio io ora.
Incrocio gli sguardi e la diffidenza è tanta.
Carcere a vita in me stessa per un pomeriggio che non è (comunque mai) un'abitudine.
Quell'ergastolo che m'impongo per bearmi dei miei vizi.
Ah, un baldacchino!
Le mandorle non le mangio mai ma il profumo è divino e"il lusso" va saziato...rimangono ancora poche ore.
Un sacchettino, grazie!!
Via con camminata veloce. Il buio arriva in fretta.




martedì 16 novembre 2010

Matita/penna/uniposca


Leggendo "30 anni e una chiacchierata con papà" di T.Ferro sto realizzando che le mie stesse domande se le fa anche qualcun altro!
Chissà se quello che ho scritto in tutti questi anni potrà mai interessare veramente a qualcuno...!
Ogni tanto questo pensiero si fa avanti nella mia testa, non chiede nemmeno più il permesso, si siede lì e se ne sta a brontolare per un pò. Poi scompare. Poi ritorna. E così per sempre.
A volte riprendo in mano tutti i miei diari, le mie scartoffie, i miei libri sottolineati e pieni di matita e post-it e mi sento così sollevata!!
E' il brivido di ritrovare un pò me stessa. Essere chi veramente siamo è la nostra più grande vittoria e nel mio caso serve che qualcuno me lo ricordi sempre...anche se quel qualcuno spesso sono direttamente IO!
Capita che io mi perda nei meandri di non sò nemmeno cosa, sbaglio strada, inciampo e così via.
Capita. Ma poi materializzo che forse sono altro e ricomincio a ricostruirmi.
E' così da 27 anni e infondo un pò mi piace. Difficile che io abbandoni qualcosa se si tira in mezzo la mia mente e il mio cuore.
In ogni caso, rileggendomi, mi chiedo chi mai potrebbe interessarsi alle mie faccende adolescenziali: infondo di quello si tratta!
In continua lotta con pezzi di coraggio non trovato, in balìa di amori platonici, incazzata con i miei e placata dai futuri falsi amici.
E' tutto un correr dietro a momenti che autocompiacciono il mio Io.
Si capiva se ce l'avevo con qualcuno perchè scrivevo con l'indelebile e rendevo schifosi i 2 fogli successivi perchè oltrepassava il nero.
Sottolineare il fatto di avercela col mondo mi faceva stare bene e questo senso di liberazione mi donava la voglia di migliorarmi, di darmi nuova grinta.
Prima urlare. Poi piangere. Sfogarsi.
Era un solo "compiacermi", appunto!
Ma non fregava a nessuno e tantomeno a me..l'importante è trovare pace e non valutare se una cosa è giusta o no!
"Caro diario"...una formula che ho abbandonato presto perchè dopo un pò mi sentivo una malata mentale nel rivolgermi a cartone+carta+segnalibro :/.
Meglio partire per andare dritti al punto, perforare la pagina e andar giu di brutto, senza mezze misure, senza aver la paura di ferire, senza giudizio!
E poi sui diari ci sono i NOMI...I N O M I!
Quelli non li scrive nessuno ormai, nemmeno io..sia chiaro!
Fare i vaghi è più semplice, non devi dare spiegazioni, non devi star qua a decifrare agli altri frase per frase...Si buttano lì delle righe e se le prende chi vuole.
Non so se sia un bene, non so se sia un male..ma è così!
Nel rileggere i nomi c'è della nostalgia..che è inevitabile!
C'è chi ora prenderesti a scarpate nel culo, c'è chi ti sta ancora accanto e c'è chi non sai nemmeno più che fine ha fatto.
A volte penso che sarebbe figo fotocopiare quello che dicevo della gente e fare avere tutto ai diretti interessati..Un bel pacco dono per Natale!
Probabilmente riderebbero delle stronzate dette....Magari lo farei anch'io...Ma se scrivo qualcosa non è certo per far passare il tempo....Scrivo per un qualcosa che si muove dentro, per dare voce alle emozioni, per dirti qualcosa, per spiegarti quello che non sai.....Questo credo basti per non reputarmi una cogliona da deridere! Si, credo sia meglio allegare una prefazione di questo tipo alle fotocopie!!! Paracula!
Mentre il Ferro scriveva dei suoi viaggi tra Spagna, Belgio, Messico, Francia ecc....Io scrivevo dei miei pomeriggi davanti alla Fnac...dove una volta c'era una specie di buca con degli scalini..adesso chiusa da delle vetrare...in parte alla biblioteca per capirci...!
Io che mi mettevo li con il walkman ad ascoltare la mia musica, chiacchieravo con gli amici e STAVO BENE!
Ferro che dice che scrive canzoni come SERE NERE e si gasa della sua buona riuscita (e ti credo bene!!!)...ed io che macino chilometri di inchiostro per spiegare a qualcuno com'è la mia vita.
Insomma...la fase degli anni d'oro è senza dubbio la migliore, quella che ti forma ..se vogliamo dirla tutta!
E' un paradosso forse..ma si impara a stare al mondo anche solo aprendosi a se stessi...E' un grande passo e se non lo fai non puoi esser "grande" nemmeno a 50anni suonati.
Io so tutto di me ma mi piace pensare che non sia così.
E' come un imporsi LA RICERCA.
Adesso che sono qua davanti ad un PC faccio la stessa cosa che facevo sull'autobus andando a scuola. Scrivo.
Tanto è quello che amo di più. E' quello che nel mio piccolo mi riesce meglio. E' quello che mi da pace e voglia di amarmi per poi uccidermi e viceversa.
Mentre sto qua ho già abbandonato l'idea delle fotocopie di prima: non per l'idea stessa (che alla fine non è male) ma il troppo tempo che mi ci vorrebbe per portare a termine l'impresa!
Riprendo anche un'altra cosa sul discorso dei NOMI.
Le mie parole si conoscono e non ho dubbi nel dire che ognuno sa cosa prendersi di me.
Richiudo lo scatolone Smemorande, Comix e blocchi con loghi degli elettricisti o delle assicurazioni e vò.
Oggi matita..nessuno Uniposca a punta grossa.


martedì 9 novembre 2010

Piccolo sfogo

Sono appena tornata dal mio appuntamento settimanale sul cimitero. Questa frase può esser vista con chiave ironica o al contrario come una cosa forzata ma non è nè l'una nè l'altra.
La cosa che oggi mi sento di dire arriva da una sensazione di SCHIFO che ho provato nel varcare quel solito cancello.
Sembrava di stare al Mulino dei fiori...Fiori ovunque, vasi giganteschi, fioriture all'apice della loro bellezza...un bello assurdo.
Assurdo...ecco cos'è!!! E' assurdo che la massa umana si muova solamente nel fatidico "giorno dei morti" per addobbare i loro cari come fosse il giorno di natale a Bolzano o Trento.
Questa è la banalità che colpisce la gente, che la fa essere pecora, che la rende terribilmente in fila agli altri.
Non ci credo a chi mi dice che non ha tempo...Se lo si trova nei primi giorni di Novembre lo si può trovare anche in Luglio prima di andare in spiaggia..sbaglio?
Cazzate! La gente è fatta di cazzate grandi come delle case....Stronzate che usano nei momenti più opportuni : quando sono nel torto più profondo!
Preferisco uno che mi dice che non ci va perchè non se la sente..Questo è capibilissimo...Ma non accetto il contrario.
E mi viene da ridere vedere flotte di gente che si dirigono dai "loro amati" e dopo aver piazzato giu il 50 euro di fiori fanno salotto con i parenti, amici del bar, vicini di casa che trovano sul posto.
Certi luoghi sono fatti per starsene in silenzio..Se vuoi andare a raccontare a uno che l'amica della cugina è cortuna o che la torta con le noci ti è venuta fuori da Dio..te ne esci dal cimitero!
Sono situazioni così inappropiateconscadenzaannuale che non dovrebbero nemmeno più stupirmi..invece da anni e anni mi fanno solo incazzare!
Non sarò uno stinco di santo che va in chiesa ogni altro giorno ma dei principi li ho e quello che non tollero è il poco rispetto per le persone..anche quelle che non ci sono piu'.
Certi individui cadono in sbagli così orrendi che nemmeno si accorgono della gravità del danno.
Mettiamo il caso che io abbia un fratello.
E' amato da tutti, è in mega salute, mi invita a cena da lui spesso e volentieri ecc.
Ad un certo punto comincia ad avere dei problemi e decido bene di non considerarlo più..che cavolo mi interessa di aiutarlo..saranno pure cazzi suoi.
Bene.
Il fratello muore e io dopo anni anni e anni di totale allontanamento...decido di andare al funerale.
Che cosa ci vado a fare?
Semplice: MI SENTO OBBLIGATA PERCHè IL SANGUE CI LEGA!
Mi si potrebbe definire solo con un termine : stronza!
Questa piccola storia per testimoniare il fatto che l'indifferenza aiuta solo ad essere persone peggiori.
Se abbiamo una bocca, degli occhi, un cuore e un cervello...un perchè ci sarà. Che dite?
Non dovrei aspettarmi nulla da chi si comporta in determinati modi, non dovrei arrabbiarmi nemmeno se la gente parla dell'Inter anzichè starsene in silenzio, non dovrei esser qua a scrivere queste cose..per il semplice motivo che però...non dovrebbero capitare.

mercoledì 3 novembre 2010

Non piangi mai.



Vorrei vederla quella lacrima sul tuo viso,
quella che respingi e rifiuti.
Dovresti gustartelo quel salato che lentamente muore.
Dovresti cazzo!!
Ma come resisti tu?
Non ce la farei io.
Ingoi per non farti ridicolo.
L- a- c- r- i- m- a. Lacrima.
E che importa se lei è fragile,
povera e liquida?
Dì alla tua testa che è pur sempre piena.
Capirà.
Continui a far finta di non cercare
e ti diverte ciò che nessuno sa.
Ti strazi a terra quando ti raggiungo
e mi chiedo :dovrei lodare il tuo sembrarmi "arrendevole"?
Basta un attimo per una lacrima
serve a me
ma servirebbe più a te.
Quando sarà IL giorno chiamami almeno.
Sarò la tua circonferenza,
quel cerchio che frenerà il tuo sudato cedimento.


mercoledì 27 ottobre 2010

Post !

Nel mio piccolo sono MOLTO soddisfatta perchè (grazie ad un mio programmino dettagliato di statistiche!!) vedo un pò di cose di voi piccolimieifans :cosa leggete per esempio!!
Insomma, cosa vi piace di piu!
C'è un numero super mega esponenziale di visite a questo mio post:

E' SOLO APPARENZA
Ti vedo sempre.
Ma chissà se lo sai.
Contraria rispetto al resto.
Costretta a capirti.
T'immedesimi di giorno.
Piangi la notte.
Concludi frenetiche soluzioni.
Decisa e pungente.
Ciò che non sei.
Punti quel solito dito che sa di vendetta.
Cade una goccia di quel tuo sudato sapere.
Colgo il tuo dare con voglia perversa.
Lascio rodere il non esserti simile.
Infine a questo pensiero ti rincorro per contrariare me stessa.
Riapro le idee e mi accorgo che vali.
Ammetto chi sei e non ti applaudo.
Resto nella mia convinzione di non darti supporto.
Sbaglio e l'apparenza lo ricorda ogni giorno.
Tu non vedi cosa rinchiude il mio cuore!
Pareti gelate per non cambiare mai.
Ti spiace questa fatica.
Ti spiazza questa corsa senza fine.
Non correre.
Sono più vicina di quanto immagini.

Non so se sia "il voto" di una o più persone ma è diverso tempo che noto questa cosa :)
Mi fa super piacere, s'intenda.. ma vorrei che i diretti interessati
mi spiegassero perchè proprio la scelta di queste righe rispetto ad altre..
...Io ci provo...vediamo se arrivano risposte.
Aloa Aloa Aloa
Lisa


sabato 23 ottobre 2010

Tutto può succedere - Neffa -

Tutto può succedere,
mai dire mai,
storie da non credere,
mai dire mai,
di fisso già so, già sai,
qua sto, qua stai,
già da mo' strani viaggi che
fai, tutto può succedere,
mai dire mai,
qui non sempre è facile,
mai dire
mai, di fisso già so, già sai, qua sto,
qua stai già da mo' strani viaggi

Rimane qualche souvenir dalla mente
o dai dintorni vanno via così strane storie
strani giorni episodi in parallelo
viste da qua panoramiche tra cielo
stress sulle città,
ai tavoli di un bar sulla noia dei paesi
giorni sospesi sui sorrisi e sopra i volti tesi,
il tempo non da resi ma lo sai è così che
va ricorda quello che verrà,
per un chico che si è perso uno ritornerà
per ogni stop uno start un disegno apparirà,
tessere che siano parti di un mosaico in orbita
dentro alle case dello zodiaco,
segnando questi anni lunghi istanti,
qui niente è per sempre ùn tranne
i diamanti e quando il peggior giorno
sembra eterno so che
tornerà primavera dopo quest'inverno

Stagioni cambiano i giorni
sono simili rimangono vari epiloghi
possibili sogni invisibili strade inconoscibili
notti che sono imprevedibili ma bella li,
vai così se è così buona la prima ognuno
in un film ma quando è rima deve andare in cima,
nina io stavo in giro a testa bassa zero
quiete o cash in cassa, non passa mai
ma era inevitabile schiodarmi da laggiù
chico vai, già so già sai,
inoltre oggetto di trash soggetto di stress,
nord sud ovest est,
ambress'ambress' già da mo' un viaggio nel viaggio
divido con mio amigo fido Dido,
quindi vada come vada sicuro è per la vita
sta partita da giocare fino a che è finita

Ognuno segue la sua via nel destino,
ma è così che va,
immaginando il suo cammino,
e quello che sarà,
nelle strade, nelle case,
notti d'estate,
finestre ancora illuminate cercando gli attimi nascosti
in più qualsiasi cosa che non basti conti
in sospeso con la sorte a volte storie
vanno storte a volte sono solo porte dietro porte,
ma tutto resta uguale tutto cambierà
e un altro giorno per vedere che ci porterà,
tutto resta uguale tutto cambierà
e un altro giorno per scoprire cosa resterà,
forse domani sarà meglio,
domani sarà peggio, na domani
sarà come oggi solo di passaggio,
e se domani sarà meglio
e se domani sarà peggio domani sarà solo di passaggio

venerdì 22 ottobre 2010

Cronache spensierate


Ci sono posti a cui dai del Tu.
Ogni volta ci ritorni e ti sembra sempre la stessa cosa, vedi le stesse facce, senti gli stessi rumori e gli stessi profumi.
Ricordi quando eri TU a vivere su quel cemento o dentro a quella stanza.
E' tutto più moderno, hanno tolto dei particolari per aggiungerne di nuovi.
I colori sono diversi e magari non ti piacciono nemmeno ma nulla importa.
Respiri quell'aria di "vecchio" che solo chi l'ha vissuta se la ricorda.
La polvere c'è in tutti i nostri giorni ma basta un salto indietro e la soffi via.
Una nuvola, un pò di vento, un nuovo sole che scalda dentro.
In mezzo alla gente che non ti conosce ti senti Tu la padrona di casa.
C'è quella atipica confusione di sguardi sorpresi.
Ti piace.
Ti sembra quasi che la gente si accorga del tuo ritorno...eppure non sanno nemmeno chi sei!
E rivedi quegli angoli che ti han distrutto le ginocchia, panchine che han rubato i primi baci, persone che non invecchiano, sorrisi che non avevi dimenticato, semplicità che oggi tutti cerchiamo.
Piccoli.
Siamo stati tutti piccoli.
Brutti e sfigati magari, ma nonostante questo c'è chi provava e prova a ridere con te.
Non si cambia per certi aspetti e mi auguro di poter ripetere all'infinito questa frase...
E chi se ne frega dei vestiti o dei soldi che uno ha...si è tutti uguali e punto.
La sensazione di pace è la più bella del mondo.
Esser cresciuti a pallapopolo, tifo alle partite di calcetto, caramelle, bici e amori fantomatici è qualcosa che nessuno ti può togliere!
Cronache spensierate di una sera nel mio ritorno al passato.

Si ringrazia per la collaborazione la Cardin e Matteo!

mercoledì 20 ottobre 2010

Pomeriggio


Non è che un pomeriggio qualunque, di quelli noiosi, di quelli normali.
Sento gli occhi stanchi e pronti a chiudersi.
Mentre sprofondo mi chiedo dove sei tu,
nascosto in pellicole ormai da buttare,
ripetitivo e insolente.
Questi risultati li conosco,
eppure mi guardo attorno per cercare te.
Non smetto di scrivere,
non voglio perdonarmi,
mi piace sentirmi anche se la voce non c'è.
Domande che si affievoliscono
e risposte che non nascono.
Io mi sdraio e tra le mani un cuscino.
Come quando stai per dormire e senti il calore della notte
io voglio sentire il tuo essermi accanto.
Le belle parole a volte nascono
ma piovono gocce di cattiveria.
Non capisco nulla.
L'istinto vendicativo mi prende,
mi guarda per dirmi che c'è.
Ma sorvolo.
Non sento ciò che fai,
non provo nulla di simile alla ripicca,
nemmeno un misero regolamento dei conti.
In un pomeriggio originatosi per vivere,
io non imparo nulla.
Non cerco insegnamenti.
Quello che devo sapere c'è già.

martedì 19 ottobre 2010

Per te.

Per te Cri....


Per te
che vivi nel coraggio
e nuoti nella dura realtà.

Per te
che sei stanca
e vivi all'angolo della strada.

Per te
che speri l'allontanarsi di questo silenzio
che vuoi colmare il vuoto
che cerchi un motivo.

Per te
che sai che non sei fatta per questo.

Per te
che consumi le lacrime
e liberi rimpianti e rancori.

Per te
che dopo tutto sei solo una ragazza fragile.

Per te
io scrivo queste righe,
perchè credo nel tuo sorriso
perchè so che esiste
perchè so che lo ritroverai.

Per te
che mi vuoi bene
e che non lo dimentico mai.

Per te
che rinasci dopo un'assenza.

Per te
un mio abbraccio
un mio bacio
una prova che insieme ogni cosa trova forma.




lunedì 18 ottobre 2010

Bastardo

Silenzio.
Voglia di..
Ti alzi.
Ti guardi allo specchio,
solo con te stesso.
Il diavolo ti tenta
scarnisce il tuo stato.
Lentamente ti guidi una mano agli occhi
cancelli paradossalmente ciò che chiaro hai nella mente.
Non vuoi vedere chi sei
tremi all'idea
si alzano i battiti
rimbomba il loro voler logorarti:
sei pronto a fallire.
Ti affidi al caso
senza pregare.
Bastardo.
Sei solo un bastardo.
Punisci ciò che diventi
affoghi nel nulla più denso.
Inconcepibile raggiro.
Insostenibile teoria.
Il tuo mondo di autismo.
Fatica nell'esporti
vita surreale che t'accompagna.
Ferisci il tuo e il mio crescere.
Puntualizzi l'ardita pazzia.
Solo tu ami e odi gli inferi.
Solo io amo essere bastarda esattamente come te.





sabato 16 ottobre 2010

Un pensiero un pò così.

E' un periodo un pò così.
Mi piace partire con questa frase che non vuole dire nulla ma per me è chiarissima.
Il significato è facile da capire ma un pò meno da ammettere.
Il problema è che ultimamente mi danno fastidio quasi tutti.
Trovo poche cose interessanti, pochi stimoli, poca voglia di conoscersi.
Credo che oggi manchi la voglia di sapere degli altri.
Non sto parlando delle cazzate (perchè "i gossip" li sanno tutti di tutti), parlo che sono in pochi quelli che vogliono sapere cos'hai dentro.
Tutta questa premura di vedere l'esterno e di disegnarselo nel migliore dei modi.
Vedo la frenesìa che mangia l'uomo e lo divora lentamente, nè mastica il cervello e il cuore per poi sputarli per terra.
Piccoli organi tutti uguali che si preparano a morire senza lasciare ricordi.
Frase tipo : Come va? Insomma dai... Bhè dai su, passa tutto.
Io ad una risposta del genere risponderei..andandomene!!
Santodio come può uno dirti che andrà tutto bene se non sa nemmeno di cosa sto parlando??!!!
Capita continuamente.
Tutti a fare i salvatori del prossimo senza nemmeno avere un'armatura e un'arma per poter lottare.
Io non mi butterei in guerra se non sapessi nemmeno il motivo per cui ci devo andare.
Bo! Fai quelle serate dove ti diverti (per carità!) ma torni a casa e dici.... Se mi ascoltavo un pò di musica sul divano stavo meglio.
Io vivo con questa doppia via che mi strattona da una parte all'altra...A destra e poi a sinistra..si sa..in centro non ci si può stare perchè ti tirano sotto.
C'è la parte di me che rincorre l'idea di non abbandonare mai il fatto di tornare alle 4 della mattina e poi c'è l'altra parte che mi dice che sono molto più semplice...
Quando capitano le chiacchierate nate per caso io capisco che è proprio li che voglio stare.
Io sono fatta per ascoltare e potrei farlo per un giorno interno.
Ma la fortuna di incontrare qualcuno che faccia lo stesso nei miei confronti è impresa ardua.
Ammetto che non sono facile ma se si vuole qualcosa si prova a portarla verso sè.
Quando mi sento "tirare" capisco chi ho davanti e vedo la voglia di non sembrare strafottente.
Mi pare di volere poco...Poi mi accorgo che è una richiesta troppo grande.