mercoledì 17 novembre 2010

Non si scrive, non si legge

In piedi appoggiata ad un muro.
Arriva lui.
Dio, com'è veramente"lui"!!
Non servono parole, non serve bellezza..nulla!
C'è già tutto.
Tutto è familiare.
E l'abbraccio si fa eterno
un ingorgo di pensieri che suonano nel traffico delle nostre menti.
Dopo lo stacco.
Il silenzio.
E succede così ogni maledetta volta che ti lascia andare.
Subito impietrita come il muro alle spalle.
Poi il calore si fa più forte
ed è lì che un sorriso sconvolge la scena.
E' lui.
Sono io.
Non cambia la pelle e nemmeno il profumo.
Un pò per caso, un pò per destino scritto.
Che ridere che fa l'incredulità dell'uomo.
Tenera e spiazzata come una persona persa.
Andare e partire.
Partire e andare.
Tremolìo dei versi che, pian piano si fanno corposi e pieni.
Nel frangente..una riflessione.
Lui che mi piace, che lo sento, che guarda come nessuno mai.
Una riflessione che non si scrive qui,
perchè non va letta,
perchè non và sospirata mai.

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