Non è che un pomeriggio qualunque, di quelli noiosi, di quelli normali.
Sento gli occhi stanchi e pronti a chiudersi.
Mentre sprofondo mi chiedo dove sei tu,
nascosto in pellicole ormai da buttare,
ripetitivo e insolente.
Questi risultati li conosco,
eppure mi guardo attorno per cercare te.
Non smetto di scrivere,
non voglio perdonarmi,
mi piace sentirmi anche se la voce non c'è.
Domande che si affievoliscono
e risposte che non nascono.
Io mi sdraio e tra le mani un cuscino.
Come quando stai per dormire e senti il calore della notte
io voglio sentire il tuo essermi accanto.
Le belle parole a volte nascono
ma piovono gocce di cattiveria.
Non capisco nulla.
L'istinto vendicativo mi prende,
mi guarda per dirmi che c'è.
Ma sorvolo.
Non sento ciò che fai,
non provo nulla di simile alla ripicca,
nemmeno un misero regolamento dei conti.
In un pomeriggio originatosi per vivere,
io non imparo nulla.
Non cerco insegnamenti.
Quello che devo sapere c'è già.
2 commenti:
certi insegnamenti non servono , né ripetizioni
Condivido!
Posta un commento