martedì 12 ottobre 2010

60 anni fa.


L'abito era bianco e non impreziosito.
Nulla di sfarzoso, scarni gli addobbi.
Ti concedetti capelli appena raccolti dai lati in segno di festa.
Accompagnata da chi poi, aimè, ti ha subito lasciata.
Tempi lontani e remoti, bianco e nero : sfumature "esplicite".
Sento ora l'odore del tuo e del mio passato.
Passi lenti per portarti all'unione, cuori in fermento ma contorni austeri.
Diversa e perfetta.
Impossibile non notare la classe, l'eleganza, l'impeccabile femminilità.
L'esempio inattaccabile e raffinato.
La strada da seguire, la mia voglia di impararti ancora oggi.
Un sorriso senza argini ed il bisogno di mostrare ciò che sentivi davvero.
Il giorno del tuo SI. Un nuovo inizio.
L'amore venerato, l'amore lottato, l'amore sofferente, l'amore irrinunciabile, l'amore sull'inchiostro sperato.
Troppo dolore ti serviva cancellare. Annuario di segreti custoditi e mai sepolti.
Donna nelle tue formose forme, capelli scuri e guance affacciate alla finestra di quella libertà.
Figlia voluta e poi calpestata, moglie creatrice, madre che concedeva.
Psicologicamente in partenza.
Sul cammino costruito coltivavi la tua minuziosa ricercata fuga.
E ricordo di te in fotografie anni 40, momentaneamente viva, immortalata sulla via del Signore, accarezzata da sguardi borghesi.
E vedo i petali lanciati nell'aria per voi.
Capolavoro antiquato di un legame conservato.
La nostra stessa data dopo ben 60 lunghissimi anni.
Ogni scoccare d'orologio ha disegnato la tua e la mia storia.
Il tuo cappello velato e la mia originalità, le tue scarpe basse e i miei tacchi variopinti, la tua linea e il mio volume, il tuo amore per lui e la mia vita unita a chi sai.
I rintocchi sono densi e mi chiamano ad inseguire un sogno.
La mia voce ti cerca perchè tu possa raccogliere l'emozione scendere dal mio viso.





Foto: Bissaro Enrico

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