Bhè che dire!
Tanta roba Manuel, Giorgio e Rodrigo!
Questo album dicono sia la voglia di cambiamento, l'impegno nell'essere diverso forse, sbarazzarsi di qualcosa per star meglio finchè poi arrivi ad un punto che ti fermi e dici "cosa sto facendo?" sei talmente impegnato a correre che non ricordi nemmeno più il perchè sei lì. Averlo a 2 passi che canta ad occhi chiusi cose come Bianca o Quello che non c'è, Ballata per la mia piccola iena ecc...è stato come isolarsi improvvisamente da tutto. Sono un pò romantica per queste cose, si sa!
Manuel è come le sue canzoni, ti basta poco per capirlo. Lo senti parlare e ti sembra che stia scrivendo il prossimo testo che ascolterai dal computer domani mattina in ufficio. A parte due parole in croce glielo potevo dire che sa di poesia, che fa parte delle mie emozioni, che ha la capacità di captare la sottile linea che spesso uno non vuol vedere ma che sa benissimo che è talmente prepotente da farti pensare troppo, che è malinconia e amore, che è percezione di cambiamento senza dimenticare chi sei, che è il modo sfacciato per dire a qualcuno che sei uno con le palle ma forse dentro sei tutt'altro, che è caos e pace. Insomma, però, un bacetto me lo son portato a casa dai! ;)
Vi regalo un paio di canzoni per iniziare bene il pomeriggio!
Ho iniziato ad ascoltarlo, non vorrei azzardare ma mi sa che sul podio ci sono Nostro anche se ci fa male, Padania e Costruire per distruggere...ma posso cambiare idea!
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