lunedì 16 aprile 2012

Midnight in Paris.

Sarà che ritengo Woody Allen uno dei geni del ns secolo, sarà che quel suo essere un pò buffo e distratto lo rende ancora più interessante ma è un regista che mi fa sognare, insomma come dire che Tarantino mi da carica, i fratelli Vanzina mi ricordano cos'è la banalità e Allen mi regala una mente libera! Dicevo, con un pò di ritardo ho avuto modo di vedere Midnight in Paris e (lasciatemi azzardare) avrei voluto scriverlo io! Insomma, già il fatto che uno ha un "negozio nostalgia", che alla mezzanotte scatta l'ora dove dei tizi mai visti ti vengono a prendere per portarti indietro nel tempo, dove te la bevi con Hemingway e Dalì con blocchetto alla mano pensa a te per un disegno....irreale e magico. Poi Parigi sotto la pioggia è Parigi sotto la pioggia. Mi son ricordata subito di quella libreria nei quartieri latini con l'odore della carta che mi riempiva i polmoni. Voglio catapultarmi in un'era che non è questa cybernetica dove sono ora. Tra pc, IPhone e digitali mi manca la calma del camminare con qualcuno di sconosciuto che prova a guardarmi come non fossi un alieno nonostante l'abbigliamento diverso degli anni 2000, qualcuno che si lega a me per una passione comune come la pioggia o chissà quale altra banalità. La ricerca del conoscere altri mondi, la curiosità, la semplicità, il partire con chi non hai mai visto ma senti parte di te. La fiducia. Azzardare una sensazione e non rimanere delusi mai. Provo a sedermi su quei scalini e vedere che succede...Consigliatissimo! Sono decisamente Owen Wilson! Per una volta in vita mia mi sento bionda!

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