mercoledì 4 gennaio 2012

Don't cry

Oggi andrei ad un concerto dei Guns N'Roses : sarei a mio agio.
Probabilmente avrei un senso solo lì.
Starei a guardare quel biondo coi capelli lunghi e la faccia d'angelo che ondeggia sui fianchi e ruota fili di microfoni.
Canterebbe per me e altre poche persone ovviamente scelte da me.
Alternerei una parola ad un ssshhhh ascolta!, mi sentirei davvero bene, mi lascerei andare a quella sensazione di assoluta instabilità e incoerenza che amo tanto, slaccerei gli spaghi che mi legano i pensieri anche in questo momento e farei cadere tutto.
Mi vedo a muovere piano piano la testa per mantenere un ritmo melodico e poi forte forte per battere le note dure e incisive che mi servono, serve tutto per stare bene.
Mi vedo là, seduta su un divano di quelli di pelle vecchia e usata all'infinito, magari dondolante mentre uno con gli occhi azzurri, camicia aperta a quadretti e jeans strappati si avvicina per farmi un sorriso come per dirmi "vedo che sei pura oggi".
Un pianoforte e una bandana farebbero poi parte dei ricordi di questo distaccamento immaginato.
Subirei la lacerazione del mio corpo e ne sarei grata all'infinito.
Chi c'è in quella stanza è ciò che mi basta.
E' sempre così che và a finire quando rivivi i tuoi sogni. Baceresti tutti perchè sarebbe baciare te, corrisponderebbe ad amarti e a esser parte di un entità che racchiude chi fa parte del tuo cerchio.
Non sarebbe nulla di platonico, semplicemente significherebbe applaudire ad un gruppo che non suona e canta solamente ma vive con te ovunque.


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