Gambe accavalcate.
Io e la mia solita panchina.
Tanta gente che mi ruota attorno.
Confusione e rumori
per confondere le mie idee.
Penso a me,
alle perdite di tempo.
Che ci faccio qui seduta?
Dovrei alzarmi!
Camminare, dicono, porti lontano
o comunque a scoprire.
Mi accorgo di ciò che sono.
Mi dico che c'è tempo!
C'è tempo per realizzarsi.
Tempo per vedere nascere tuo figlio.
Tempo per non dimenticarsi mai di amare.
C'è anche il tempo per perdere ancora tempo.
Lo sento che mi sto ingannando.
La mia panchina,
la mia casa.
Lei è fredda e congela il mio corpo.
Ma è sicura.
La conosco.
Non c'è sconfitta.
So come affrontarla.
A volte mi inganna.
E' troppo calda.
Il metallo si scalda al sole
brucia
mi impone di andare.
Perdo tempo
ne assaporo troppo.
Non trovo la giusta dose.
Un minuto
è un giorno intero.
Mi sazio
non dico basta.
Malata in quel parco.
Ma malattia è terapia.
Un modo elegante
per esprimere paure.
Sto facendo la cosa peggiore.
Sto perdendo ancora tempo.
Il MIO tempo.
1 commento:
Chi ha tempo non aspetti tempo :-)
Ma ogni tanto un po' di rifessione e pausa fa bene.
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