venerdì 27 novembre 2009

Miky


Noi cresciamo e lo facciamo davvero in fretta!
Io se guardo te me ne rendo conto.
Riguardo cio' che eravamo: osservo le nostre foto alle superiori, non scordo le nostre risate davanti ad un banco, penso a come siamo cambiate pur rimanendo sempre noi.
I giorni passano e ci accadono situazioni che mai avremmo immaginato di vivere.
Ci accorgiamo di diventare grandi e forse è giusto così.
Se sei davanti a me io vedo che sei una bella mogliettina felice, che tra un pò sarà pure mamma..ma per me tu sei molto di più di tutto questo!
Tu sei la mia amichetta con gli occhioni alla Grimaldi!!!
Rimani la solita Miky che parla con la sua inconfondibile e unica "tiritera" :), che mi fa ridere con le sue trovate, che mi racconta delle sue cavolate, che è diva nel cuore, che è fragile e lo sa, che è buona e per questo a volte ci soffre, che non mette mai la maschera da donna dura.
Tu sei così..cresci ma hai la dote di rimanere immobile in questi tuoi valori.
Sai bene che non sono brava negli abbracci e nelle parole carine alle amiche ed è forse per questo che ti sto scrivendo ora. Ti avevo promesso che avrei parlato di te in questo mio piccolo spazio.
Qui scrivo a persone che tengo nel cuore. Tu nel mio ci sei, eccome!!
Non sai quanto io sia fiera di te, della tua vita da favola, dove tutto è come una ragazza sogna fin da piccola. Tu stai facendo tutti i passi perfetti, uno dietro l altro...Sei brava e hai tutta la mia stima.
Mi auguro che il/la pargoletto/ta arrivi quanto prima perchè sicuramente sarà in buone mani....e per questo...quando dici iniziamo ad andare a fare un pò di shopping per il nascituro!!!!
A parte gli scherzi..
Tu sai una cosa di me...sai che mi porto dietro poche persone, perchè ne trovo veramente poche che valgono come intendo io....
Tu sei ancora qui con me ..per vivere assieme altre mille avventure...
E' inutile dirti che ti voglio bene mia piccola comprina!!!
E te lo dice la tua Lisa Paiettosa!!! ;) Una garanzia insomma!


Eh non ci siamo mica eh!!


Che oggi sia una giornata di merda non c'è alcun dubbio.
Il fatto di essere sempre così "dentro agli schemi" mi da l'idea di strozzarmi da un momento all'altro!
Ho questo cappio al collo perenne e non appena mi sbilancio un pò di più dalla sedia c'è chi è pronto a guardare con allegria la mia fine!
Tragica?? Macchè!! Non sono mica scema! Le cose le vedo benissimo da me!
Insomma, che sia un peccato punibile con l'ergastolo il fatto che posso essere come una persona non si immagina?
Echecazzo!! Se sei abituata a vestirti di blu e un giorno esci conciata di rosso non vuol mica dire che non sono io!!! (Trattasi di esempio, ovviamente!!!)
Le persone hanno mille sfaccettature e questo sarebbe bello che la gente lo sapesse!
Nel mio caso non sono così fortunata!
Devo sempre giustificare il fatto di dire una parola in più che magari non è consona alla mia figura o chiedere eternamente scusa del fatto di aver taciuto.
Ma piantiamola!!!! Potrò vivere come cacchio mi pare senza avere il dito puntato addosso?? Senza preoccuparmi di cosa è giusto o no? Senza fasciarmi la testa e non essere ancora caduta?
Incontro continuamente gente che sa di vuoto, che vive fregandosene di tutto, che fa tanto per fare, che vive per la propria immagine riflessa.
Se facessi io una cosa simile "non sarebbe certo possibile!!" !!!??
Tutti sono come vogliono essere..Se un giorno mi va di rompere le palle e avercela col mondo sono solo affari miei!
E allora non voglio rotture di palle...se esco con qualche frase che non mi appartiene (secondo voi) non voglio mille ramanzine poi.
Probabilmente non mi conoscete fino in fondo e vi fa comodo prendere di me solo ciò che risulta più capibile!
Bhè se è così non mi interessate!
Una persona si accetta con alti e bassi, incazzature e sorrisi, giornate storte e momenti di felicità estrema.
Se mi permetto di essere scontrosa è perchè mi va in quel preciso momento.
Per cui è così.
Punto!
Prendere o lasciare.
Non sto certo qua ad elemosinare sentimenti per me.
Ho già che mi vuole bene e un motivo forse ci sarà!
Evidentemente è palese che oggi va così. Oggi gira male!
E' assurdo perchè poi penso, che sono riuscita a crearmi IL MIO SPAZIO più intimo qui, pur essendo nel contempo IL MIO SPAZIO più pubblico!
Che stranezze! Che apparenti assurdità!
Il fatto di sapere che due o tre gatti leggono i miei picchi e i miei abissi però mi rende rilassata; mi da la stessa sensazione di un bel bagno caldo.
Qui chiudo gli occhi e respiro a fondo.
Ci si sta bene.
E così sia!
Dopo questa piccola parentesi prelavorativa, ritorno a fare qualcosa!
....Di solito bevo quasi mai ....ma direi che oggi un sambuca non mi farebbe male!

Un sambuca con ghiaccio alla scrivania numero dueeeeeeeeeeee!!!!! DENGHIU! ;)

Seduti per un attimo


Siediti qui con me! Ti va?
E' da diverso tempo che non parliamo veramente.
Una volta si trovava il tempo per tutto.
Ora scivoliamo via.
Lascio che gli altri nutrano il mio ego,
affamato di emozioni,
ferito nel profondo.
Cedo perchè fa parte dell'essere umano.
Cedo perchè lo voglio.
Sei qui accanto e negli occhi non vedo voce.
Figlia della distrazione.
I pensieri li sento stanchi.
Qui a guardare quell'orlo che ci chiama.
In bilico,
cercando di non spingerci troppo per non cadere mai.


lunedì 23 novembre 2009

Trasferta a Milano




Grazie per lo splendido week end mie belle madunnine! ;)

venerdì 20 novembre 2009

Sistemare questa vita


Ci sono giorni in cui si sente la pungente necessità di mettere ordine nella nostra esistenza.
Che questa sembri una frase fatta non c'è dubbio!..ma,aimè, è fatta talmente bene che è inevitabile sentirsela calzare a pennello!!
Sistemare qualcosa significa avere, improvvisamente, la voglia o l'idea (meglio la seconda!) di una vita regolata: una vita come si deve insomma!
Allora ci si siede finalmente ad un tavolo, ci si prende una pausa, si fa un bel respiro e si inizia a far sul serio.
Ci si svuota le tasche dai pezzetti di puzzle...che sono i nostri tanti e soliti pensieri.
Si capovolge la borsa e si scaraventa ogni singola cosa: rabbia, decisione, felicità, doveri e piaceri.
Ora è tutto lì.
Mille miscugli.
Confusione.
La metafora dei nostri correnti giorni.
Siamo faccia a faccia con ogni misera parte della medesima quotidianità.
Ora si dovrebbero posizionare tutti questi "oggetti" in fila.
Inventare e studiare una linea nuova da seguire.
Ogni tassello dovrebbe essere in un posto differente rispetto all'inzio.
Il problema nasce esattamente in questo istante!
Veniamo chiamati ad abituarci alla nuova collocazione della nostra realtà.
Ci sale già la paura.
Lei comincia a nascere dalla nostra mente e pervade tutto il corpo.
Di nuovo immobili.
No! Non è possibile!
No! Di nuovo!
Rallentiamo ancor prima di iniziare davvero.
Conigli!
Riempiti dal solito scazzo.
Pieni di giornate stanche e stipate.
Troppo smotivati.
Noi forse non siamo stati addestrati a vivere "bene".
Lo sbaglio e l'errore ci sembrano la norma.
La vita dovrebbe essere come quando decidi di guardarti un film sul divano.
Dovresti avere tutto a portata di mano, tutto comodo da raggiungere...
Hai le patatine, la coca-cola, il telecomando, le ciabatte..
Non c'è il minimo sforzo negli eventuali movimenti.
Le azioni sono giustificate e serene.
Perfetto!
Invece, ti accorgi che già dal mattino la tua vita non è così!!
Sempre con questo stato d'animo che pulsa come un dannato.
Sempre occupato nel pensiero continuo.
In teoria noi, però, ce l'abbiamo la possibilità di cambiare..volendo!!
Ce l'abbiamo un' altra chance.
Ma ci piace accorgerci di lei?
Oppure facciamo finta di non conoscerla?
Si sarebbe anche,ormai, stufi di scappare dalle decisioni.
Sacrificarci per un bene maggiore sarebbe, quantomeno, opportuno.
Insomma! Basta cazzate! Basta navigare nella mediocrità dei "pressochè"!!?
Completamente assorbiti da mille faccende.
Forse lo siamo non per necessità ma solo perchè ci è più comodo scappare da ciò che abbiamo.
Se ci fermassimo veramente, saremo chiamati a dare un freno ad ogni cosa, cambiare la direzione, mettere ordine.
Questa linda perfezione ci spaventa!
Non ne conosciamo gli eventuali effetti!
Allora che si fa???
La comodità ci avvolge come a proteggerci.
Fermi!
Da lì, su quel tavolo, si raggiunge senza difficoltà ciò che ci fa stare bene.
Io mi allungo un pò.
Prendo carta e penna.
Scrivo per trasformare tutto ciò che non conosco in fumo e mi riaggrappo alle solite certezze.
Per esempio: decido di scrivere..e lo faccio perchè ci credo ancora.
Ogni maledetto giorno, ogni volta!
Vorrei avere quella giusta passione nello scrivere, quel tanto che basta per farla sentire a chi mi legge.
Un giorno lessi la frase di uno famoso e diceva più o meno così: " Io scrivo per sapere cosa penso".
Questo vale anche per la sottoscritta!
Se non scrivessi, probabilmente, non avrei mai capito chi sono e cosa voglio.
Arrivo anche oggi ad una conclusione.
Io rimango sul divano.
Ho tutto comodo ma non bevo, non mangiucchio, non uso il telecomando, non mi alzo.
Alla TV trasmettono un film ma io non lo vedo: io sto guardando altro.
Io me ne sto lì a guardare un cartone animato.
Di quelli vecchi.
Quelli che ti piacciono finchè hai 90 anni.
Quelli davvero belli.
A me piacciono le cose di fantasia..e va benissimo così!
Accantonare ciò che mi so creare?
Ordinare la mia vita?
Passo a domani.

Ora ho da fare!






giovedì 19 novembre 2009

Inventi


Inventi le mie forme,
Lo stile, è quello tuo
Poso per ore davanti a te
Mi dipingi di sole
anche se non c'è
A un tratto
trovo me!
Inventi quei colori
Le ombre su di me
Poi chiudo gli occhi sul nome mio
Quel che inventi son sogni
son sempre io
Mi sento
dentro te!
Poi, mi scopro lì a volare il cielo su di me
Mentre la mia mano cerca te
Arrossisci un po
Ma non vuoi più mandarmi via
Inventi, la poesia!
Inventi, la poesia!
Inventi quella luce
Ma sono gli occhi miei!
Mentre ti guardo io non so più
Dove finisco io e cominci tu
Il sogno, la realtà?
Ogni volta io rinasco nei pensieri tuoi
Colorato e folle più che mai!
Arrossisci un po
Ma non vuoi più mandarmi via
Inventi, la poesia!
Inventi, la poesia!



Renato Zero



mercoledì 18 novembre 2009

§ Labirinto §


Cerco di capirne la grandezza da lontano.
Dalla collina più alta.
In punta dei piedi col collo all'insù.
Incuriosita decido di avvicinarmi.
Non so dire se ne sono spaventata.
Sicuramente allettata.
Sono sulla soglia.
Ecco il mio primo passo in quel labirinto.
Groviglio di indefiniti percorsi.
Proprio come me.
Come i miei pensieri ogni giorno.
Troverò presto la soluzione?
Vagherò senza risultato alcuno?
Dovrei appoggiare la mano destra alla parete destra di quei muri.
Sarà l'unico percorso che mi imporrà di non staccare mai la mia mano dalla parete stessa.
Dicono sia l'unico metodo per uscirne vivi.
E' un gioco che un pò spaventa.
Non so se adotterò questo stratagemma.
Rischio?
Meglio di no?
Calma e sola.
Alzo lo sguardo come una bimba che ammira il suo papà.
Scopro incredula che mi tengono per mano sacrificio e forza di combattere.
Le pene che attraverso.
La volontà in cui credo.
Sostenuta dal loro silenzio assenso mi addentro in vicoli sconosciuti.
Non conosco mete.
Non vedo spiragli per me.
Non esigo sapere.
In balìa di insensate figure che crea la mia mente.
Ci sono muri intorno a me?
Foglie verdi e brillanti?
Non capisco.
Si alterna il buio alla luce.
Ora più ansiosa.
Ora intrappolata.
Lo sono quando non vedo, non sento, non percepisco sensazioni.
Gelide le mura dove sbatto il mio corpo.
Corro e cado.
Mi rialzo ferita ma con la rabbia di trovare qualcosa.
Devo scappare.
Il respiro si fa affannoso.
Lo sento che sto male.
Dannata me e le mie paure.
Dovrei solo capire.
Mille occhi intrepidi puntati su di me.
C'è chi ride e si prende gioco del mio farmi male.
Mi affievolisco.
Divento sottile, quasi impercettibile.
Scervello ogni dettaglio e ricerco la strada che mi riconduce all'inzio di questo percorso.
Riassetto ciò che sono.
Alzo piano piano la mano destra.
Accarezzo quel muro...
Non è freddo, non è umido.
Non è roccia.
Ora sono foglie.
Le sento soffici.
Le vedo colorate di vaga speranza.
Le accarezzo come fossero un viso amico.
Senza paura.
Le sento piene.
Non le lascio mai e seguo la loro linea.
Serena e beata rallento dalla già iniziata frenesia.
E' sempre così.
Cose nuove è sinonimo di miglioramento.
E' doveroso per me intraprendere un passo di marcia.
Subito frenato dalla logica che comanda.
Cautela e respiro profondo.
Laggiù si avvicina pian piano un raggio.
Come a chiamarmi.
Sembra una favola.
Io come Alice nel Paese delle Meraviglie.
Spietati scorci che si trasformano in prati verdi di libertà.
Ma la mia vita è davvero una fiaba?
La mia vita forse è un labirinto?
Delirio che spicca il volo?
Silenzi immani tra mura indefinite?
Moltitudine di emozioni.
Sono troppe e non ne riconosco nessuna.
Sempre a metà.
Come nel labirinto anche nella vita.
Al centro di ogni cosa.
Circondata da prigioni e da liane per fuggire ovunque io voglia.
Non so davvero cosa ci sia di buono in tutto ciò.
Il labirinto è più parti di me.
La frenesia nell'arrivare.
Il timore per le sfide.
La voglia di essere.
Il freno nella mia mente.
La sfrontatezza nell'irreale.
L'imperterrita corsa.
L'illusione che so creare.
La via giusta che non mi fa mollare.
Entro per non uscire.
Lo sapevo già dall'inizio.
Era inevitabile andasse a finire così.
Non ve l'ho detto.
Io lo sapevo.
Quando entri poi non esci.
Io non esco.
Io non voglio uscire.
Io qui ci vivo.
Costuisco rifugi.
Respiro all'aria aperta.
Piove su di me.
Lavo via ciò che non voglio più per me.
Asciugo questi vestiti.
Saranno di nuovo belli per il mio prossimo incontro con un'altra me.


Segreti

Che io sia particolarmente sensibile alla musica si sa, ma ci sono canzoni che mi fanno impazzire.
Direi che se qualcuno provasse solo a dedicarmi queste parole io diventerei neve al sole in meno di un secondo!
Trovo queste frasi stupende. Mi danno l'idea di eternità, di qualcosa che si intreccia per non dividersi mai, di uno specchio dove riflettersi, di infinito che come tale deve rimanere per sempre.
Queste note sono la mia pace.
Sdraiata sul letto a guardare all'insù.


Restiamo l'ultima notte distesi sul letto
Guardando all'insù
Senza parlare, che cose da dire
Adesso non servono più
Domani, ovunque sarai
In ogni istante saprai
Per te non avrò segreti
E qui mi ritroverai
E poi in un minuto
Sarò l'uomo che vuoi
Così non avrò più sete
Ancora berrò
L'ultima goccia di te
In questo deserto che c'è
Sveglio, ma rimango muto
Trattengo il fiato come fai tu
È già mattino e tra poco quel treno
Parte e non torna più
Ora anche tu te ne vai
Non ti voltare, lo sai
Per te non avrò segreti
E qui mi ritroverai
E poi in un minuto
Sarò l'uomo che vuoi
Ed io non avrò più sete
In questo deserto che c'è
Così, tra mille anni
Ancora berrò l'ultima goccia di te
Ogni volta che vorrai io ci sarò
Basterà un tuo solo cenno ed io verrò
Per te non avrò segreti
E poi ogni minuto
Ancora berrò
L'ultima goccia di te
In questo deserto che c'è

Francesco Renga

lunedì 16 novembre 2009

Il cinema

Ho poco tempo per scrivere in questo periodo..e mi spiace un pò a dire il vero!
C'è un pensiero però.
Ed è nato sabato sera.
Sono andata al cinema dopo diverso tempo...forse un anno o anche più probabilmente.
Ho riscoperto quanta tristezza ci sia nell'andarci al giorno d'oggi.
Spiego.
Premetto che parlo da amante della pellicola e se potessi andrei a vedermi ogni genere di film tutte le sante sere.
Non lo faccio solo per ovvie ragioni ...vedi soldi e tempo!
Oggi, nel 2009, farei però marcia indietro da questa mia vecchia passione cinefila.
Un tempo, la cosa che più mi attirava del cinema era il cinema in sè.
Mi è sempre piaciuto entrarci.
Vedere il signore + signora alla cassa (spesso gestori marito e moglie).
Non fare colonne interminabili.
Prendermi il biglietto attraverso il vetro (tipo in posta per capirci).
Entrare e via.
Ora ci sono troppi specchietti per le allodole che distraggono.
Percorsi da fare attraverso una serie di caramelle gommose, cocacole gigantesche che fanno quasi paura, pupazzetti da nonprenderemai col gancio, videogiochi spara tagliandini per ritirare i premi (?!)ecc..
Non si respira più aria di buono.
Tutto sa di plastica, tutto è finto,tutto è moderno.
Troppa sfarzosità.
Mi sento soffocare.
La magia dei cinema che piacciono a me è scomparsa.
Quella è data dalla tenda di velluto!
Ebbene sì!
Sarò una stupida... ma spostare la tenda pesante di velluto rosso, vedere la sala e cercare il posto che più mi piace ..è fico!
Non voglio avere un foglietto che mi dice SALA 4 , FILA 10, POSTO 15.
Non sto giocando a battaglia navale!
"Signorina, è stata colpita e affondata! Si sieda!"
Decidere da me la poltroncina preferita e incazzarmi se uno me l'ha fregata un secondo prima..è una cosa che ancora mi potrebbe emozionare!!
Questo è lo spirito da film!
Poche pubblicità iniziali.
Niente donne che si immergono nelle vasche SVAI, niente macchine NISSAN che combattono, niente OPUS (detto SUPO) PROCLAMA, niente di tutto ciò!
Se poi dovessi parlare della risoluzione dei film stenderei un velo pietoso già prima di iniziare!
Se prendo in esempio l'UCI direi che la luce proiettata sulla pellicola fa schifo e se attaccassi la telecamera che avevano i miei per filmare le mie recite alle elementari farei un figurone! Neanche proponessi una scoperta futuristica dell'anno 2047!
Vabbè!
Rimane il fatto che la maniera in cui mi obbligano ora a guardarmi un film mi fa davvero schifo!
E' tutto troppo freddo.
Io ricordo quando andavo anni fa....era tutto più romantico..
Non so come spiegare...Erano serate più intime o pomeriggi più soddisfacenti!
Oggi mi danno più colpi al cuore due bicchieri di vino in enoteca che un Tarantino all'UCI!!!
E sto parlando di Tarantino..non di Mario Rossi dal Pozzo!!!
Continuerò ad usare le mie 4/5 tessere DVD di Bovolone e zone limitrofe....ho già capito che il velluto rimarrà solo un vecchio ricordo!
Aimè.

venerdì 6 novembre 2009

---Trio---

Se dico Trio ..io dico Noi!







Un piccolo pensiero per voi...

















giovedì 5 novembre 2009

Perdere tempo


Gambe accavalcate.
Io e la mia solita panchina.
Tanta gente che mi ruota attorno.
Confusione e rumori
per confondere le mie idee.


Penso a me,
alle perdite di tempo.
Che ci faccio qui seduta?
Dovrei alzarmi!
Camminare, dicono, porti lontano
o comunque a scoprire.


Mi accorgo di ciò che sono.
Mi dico che c'è tempo!
C'è tempo per realizzarsi.
Tempo per vedere nascere tuo figlio.
Tempo per non dimenticarsi mai di amare.
C'è anche il tempo per perdere ancora tempo.


Lo sento che mi sto ingannando.
La mia panchina,
la mia casa.
Lei è fredda e congela il mio corpo.
Ma è sicura.
La conosco.
Non c'è sconfitta.
So come affrontarla.
A volte mi inganna.
E' troppo calda.
Il metallo si scalda al sole
brucia
mi impone di andare.


Perdo tempo
ne assaporo troppo.
Non trovo la giusta dose.
Un minuto
è un giorno intero.
Mi sazio
non dico basta.


Malata in quel parco.
Ma malattia è terapia.
Un modo elegante
per esprimere paure.


Sto facendo la cosa peggiore.
Sto perdendo ancora tempo.

Il MIO tempo.




E chi lo dice che non vai bene così?

E chi lo dice che non vai bene così?
A me piace come sei!!
A volte sei sinonimo di "difetto".
Ma io ti dico che così sei davvero "perfetto"!
Ti immagino il mio vecchio e caro borderline.
Sul tavolo a sniffare polvere di vaghe illusioni.
Su letto a farti di nuove distrazioni.
In quella stanza d'armonia dove regni e imponi chi non sei.
Sei forma indefinita.
Giochi con l'instabilità
Sei eccessivo e sanguinio.
Distruggi ogni cosa ma poi sai che in questo non riesci fino in fondo.
Il tuo umore oscilla.
Sordo e fatto ancora della tua fugace follia.
Rincorrerti è facile.
Tu non sai quanto.
E chi lo dice che non vai bene così?
Urti gli animi.
Penetri dentro di loro.
Sei l'edera che invecchia sulla parete dei miei giorni.
Tu fermo.
Io che ti spero sempre così.
Tu armonia.
Tu nostalgia.
Tu voli via.
Così vai bene.
Saperti diverso mi spiazzerebbe,
mi sconvolgerebbe.
Così semplice agli occhi miei.
Sei una ripida salita
ma fatta poi, di discese che dipingono la mia vita.

mercoledì 4 novembre 2009

Muta


Non le trovo quelle parole.
Quelle che davvero servirebbero.
Martellano nella testa
di continuo
ogni istante
in ogni ripetuto pensiero.
Sono muta
ed è scritto che io non debba parlare.
Non esprimo.
Ma tu
sei lì.
Io ti vedo.
Innanzi a me
ad attendere un suono che non udirai mai.
E lo sai.
Tu che mi aspetti.
Io che pronuncio solo mute note.
Innondo l'aria di solo nulla.
Credi nel mio silenzio.
Sai che scavo nel tuo intimo.
Ti dono il significato di ogni cosa.
Quello che invano altrove vai a cercare.
Io ce l'ho.
Io lo so.
Svuoto me stessa nel tuo immaginario.
Colmo il vuoto.
Nessun rumore.
Sono la rappresentazione di una mia poesia:
scaravento parole
pesanti pensieri
..ma tutt intorno
rimane comunque una pagina bianca.
Sono come scrivo.
Leggi se non puoi ascoltarmi.
Percepisci ciò che posso donare.
Non chiedermi nulla di più.
Non farlo.

Siamo fatti di lati


Sfogliando una rivista mi sono imbattuta in un articoletto che parlava di Filosofia e mi sono ricordata del mio "book appunti vari su corsi vari" che gelosamente custodisco nel cassetto del comodino.
Per alcuni periodi intrapresi un corso sullo Zarathustra di Nietzsche.
Solo l'accoppiata titolo + autore, tutt'ora, suscita in me un brividino di terrore!!
Quando iniziai quel corso probabilmente non avevo la ben che minima idea di cosa mi aspettasse.
Ammetto la sudata fatica nell'ascoltare di simboli e aforismi, fughe da se stessi e sofferenze più improbabili alle 10 di sera!!
Fatica poi sfociata in un interesse non preventivato...

Fermo restando che, a mio avviso, la filosofia è molto più pallosa della psicologia (che adoro).

Il fatto di sapere che la nostra storia ci regala personaggi che ragionano e creano complessi da risolvere ad ogni costo è stimolante.
Tutto ciò mi fa sempre sperare in un mondo decisamente più intenso di quello in cui viviamo oggi.
E' bello pensare che una persona senta l'esigenza di illudersi per dare un senso alla propria esistenza.
Uso l'aggettivo "bello" perchè indica qualcosa di piacevole e crearsi un diversivo è senza ombra di dubbio qualcosa di positivo.
Di questa onda di filosofia del Novecento mi piace la convinzione di adoperarsi per un mondo nuovo.
Sopravvivere inventandosi una propria dimensione.
"Si diventa ciò che si è, si è ciò che si diventa".

Che io sia fatta di essenza e apparenza non ci piove, ma forse non tutti sono in grado di differenziare questi 2 lati.
E' importante non confonderli, non scindere le sfaccettature di uno con l altro.
L'essenza e l'apparenza credo siano l'eterna gara agli opposti: bene o male, giusto o sbagliato, moro o biondo, alto o basso...
Non è detto che uno dei 2 aspetti debba per forza essere errato..anzi!!..Possono e devono essere complementari ma a distanza.
Devono darsi la possibilità di crescere e conoscersi per vivere la stessa vita formata da 2 linee di pensiero che devono cercare di equilibrare la mente.
E' perfino difficoltoso da scrivere questo concetto!
L'essere 2 cose in una è piacevole quanto distruttivo.
Servirebbe guardarsi da dentro a fuori e viceversa senza creare problemi a noi stessi.
Se ci si ritrova a crearsi una realtà è perchè si cercano valori e si ha il bisogno di diventare specialisti in qualcosa.
Spiego.
"Sono la più brava a piegare i calzini".
Il senso è essere impeccabili e perfetti almeno "nel nostro spazio".
Si alterna l'essere migliore all'immediata decadenza di noi.
E' come un sogno che poi svanisce per poi ritornare la notte sucessiva.
Spesso mi trovo faccia a faccia con la sofferenza e so che è la mia giusta punizione: l'ora della frammentazione interiore.
Tanti piccoli pezzetti di Lisa che scendono a toccare l'asfalto come coriandoli a carnevale.
Il loro colore indica la mia gioia, il fatto che siano a pezzi invece è il ritorno alla "normalità".
Detta così sembra tragica ma è una frase che va interpretata e presa con le pinze.
Sto spiegando il concetto dell'aver bisogno di perfezione per sentirsi bene.
Almeno per me.
Poi è scontato che questa non esista davvero (almeno nella vita di tutti i giorni) ma si presegue perchè è giusto così.
Non si rinnega, nè ci si lamenta probabilmente..si prosegue appunto!
Parlando di questo mi ricordo un esempio (forse apparentemente ridicolo) fatto dal professore di filosofia.
Parlò dell'orgasmo.
Un momento di pienezza spesso mai vissuto durante gli altri istanti di vita.
Queste parole fanno pensare..e Dio solo sa quanto siano vere e rispecchino anche le mie idee di vita.

Mi ha sempre entusiasmato ascoltare parlare le persone perchè amo la conoscenza e reputo non debba avere una meta.
Il fatto che io non sappia espormi come vorrei fa di me però una buona ascoltatrice.
Non avrò 2 lauree ma il fatto di imparare ciò che reputo interessante e accontentare la mia sete di sapere mi raffigura con l'alloro al collo.


Vi saluto con una frase che ho riletto su qualche mio blocchetto degli appunti.
Non ricordo nemmeno se l'avessi scritta io o fosse di qualcuno altro.
Ciò non toglie che mi piace e ve la regalo.


"-Perchè vivi?
-Perchè si!
Pienezza di sapere senza rincorrere.
Vivere e basta!
Non si deve vivere per "dovere" fare qualcosa. "



martedì 3 novembre 2009

Giornata NO!


E' capitato a tutti e capiterà ancora per un sacco di volte.

Ci si alza al mattino e si sente nell'aria odore di qualcosa che non va.

Si ha la sensazione (giusta!) che oggi tutto non andrà come dovrebbe.

Tutti siamo in grado di dipingere la nostra meravigliosa giornata tipo e da lei ci aspettiamo farfalle e caramelle ma nessuno immagina "la giornata no!".... finchè non ci si è dentro fino al collo!

Eh si... le sfighe sono un susseguirsi di eventi incontrollabili, senza freno .. che girano e rigirano senza lasciarti via di scampo.

Parti dal fatto che apri il frigo e il succo all'arancia non c'è ed è rimasto solamente l'ACE che ti fa schifo quanto il fegato alla veneziana.

Salti e ti mangi solo una brioches del Lidl (le Bauli te le hanno finite).

Chiudi la porta di casa per poi riaprirla dopo un millesimo di secondo perchè nel frattempo hai realizzato che ti servono le chiavi della macchina per accendere quest'ultima..e sono nel cassetto del salotto!

Sei in riserva. La spia ti fissa con sguardo assetato.

Sei in ritardo.

Ti fermi però a far gasolio e ti tocca pure fare il self service perchè il "magrebino benzaiolo" è impegnato con altri 4 sfigati/ritardatari/addormentati del tuo calibro.

L'unico ventino se n'è ora andato.

Traffico.

Strada finalmente sgombra ma con curve e davanti a noi c'è "il viaggiatore della domenica"..pur essendo mercoledì!

Parolacce che volano.

Decidi di metter il cd con la tua canzone preferita ma dopo varie ricerche ti ricordi che l'hai ascoltato la sera prima in camera ed ora è ancora là..ovviamente!

Scorri i canali FM e ti imbatti per sbaglio su Radio Maria.

Basta.

E' finita.

Spegni tutto che è meglio.

Arrivato in ufficio ti accoglie il simpatico collega che si lava esclusivamente con saponi neutri (senza alcuna profumazione) una volta al mese.

Arriva poi il cliente rognoso che ti regala freschi insulti perchè si deve preparare alla sua cassa integrazione e ai suoi giorni fatti di nulla e tanto/troppo tempo libero : sarà la tua futura croce.

Lo devi immagazzinare nella tua mente.

Ogni persona, cosa, animale è contro di te.

Appoggiato con la schiena al muro per essere bersaglio di freccette.

Chiunque individui il tuo "incompreso stato d'animo giornaliero" cerca invano di mostrarsi messia ma viene fatto tacere.

Le tue ore scorrono in malo modo e sentire "l'altrui essere" gioioso e pieno di felicità ti irrita davvero alla massima potenza.

Chiunque cerchi di interagire viene eliminato con sguardi e/o parole.

Ad infastidirsi ci si mette davvero poco soprattutto se ti sei appena accorto che la stampante ha finito il toner che tu non hai e il tuo pc si blocca ogni 5 minuti.

Hai anche Vista da 1 settimana e non lo sai ancora usare.

E' certo che in queste giornate spaventosamente strambe si è costretti a convivere con mille avversità.

Ti riaffiora il pensiero di avere pochi soldi, sai che ti fa male il dente del giudizio e nonostante pulsi come un maledetto tieni duro, litighi con amico/morosa/mamma/zia/nonna/anziana vicina di casa, hai il tagliando della macchina che scade domani e l'assicurazione tra 2 settimane.

Ogni soggetto ha comunque in serbo per te un piccolo frammento di sfiga da condividere con te per rovinarti maggiormente quel poco di positivo che poteva ancora esserci.

Ad esempio, esser costretto a trascorrere la tua pausa pranzo di BEN 30 minuti al telefono, sbraitando in una conversazione inutile, priva di senso e che non condurrà a nessuna conclusione intelligente.

Inutile dire che il tuo orario di lavoro stasera dovrà essere prolungato di un'ora per un problema sorto all'ultimo momento.

Va sistemato e risolto "assolutissimamente" entro domattina!

Finalmente direzione casa.

Stasera partita o telefilm preferito.

Ciabatta e divano.

Tutto torna perfetto.

Fino a quando non decidono ti prendere la luce!! :/





Io & Lei

Huga Flame
Resta in silenzio ad occhi chiusi a rilassarti,
godi per tutte quelle vibrazioni che la musica sa darti
è il sottofondo dei momenti + importanti,
spesso con poche note i ricordi si fanno avanti
e nn sceglie per razza o grado sociale,
sta con chi nn vuol sentire,
ma è disposto ad ascoltare
solo due auricolari possono bastarti,
anche nella città che urla riesce ad isolarti
il giusto pezzo che può farti innamorare,
magari di una lei o della vita in generale
il gusto di scartare un nuovo disco,
scoprire poi le sfumature che al'inizio nn hai visto
e tu lasciati andare so che sei pronto,
in camere con le cuffie immerso nel tuo piccolo mondo
la musica ti salva quando sei depresso,
anche quando vuoi dimenticarti di essere te stesso.
potrei stare ore ad ascoltarti senza fiatare,
senza guardarti,
senza correggere i tuoi passi
ti muovi nell'aria che respiro,
sei la colonna sonora del film che vivo,
io ti amo ti stimo,
ti scrivo
se fossi viva saresti la donna + bella,
+dolce,
lo sento dal suono splendido della tua voce quando mi parli,
quando mi indichi la strada,
quando la mia giornata è triste e vuota
tu mi dai speranza
ricordo bene,le prime carezze,
le prime volte,
io e te e un pianoforte,
le prime note storte
a volte soffro da morire,
ma con te è diverso,
spesso con te il dolore mi diverte da impazzire
penso,a quando la sera sono in macchina solo,
mi tieni compagnia,anche se sono a terra prendo il volo
se fossi sordo amica,non basterebbero gli altri sensi per dare un senso alla mia vita
c'è chi con il rap racconta e fa riflettere,
c'è chi diventa in vita quello che poi nn riesce ad essere
c'è chi lo accusa di creare confusione
perchè sputa su una società che schiaccia sta generazione
l'hip hop è vivo,
c'è chi lo infanga e c'è chi ogni giorno di alimentarlo nn si stanca
il pregiudizio puoi lasciarlo agli ignoranti,
ti fa restare in piedi se a colpirti sono in tanti
e così,il rap è semplice e diretto,
a volte è sfrontato ma tu nn prenderlo come un difetto
c'è chi ha il dono di combattere a parole,
ma quanto può far male un testo scritto con il cuore?
c'è chi lo fa perchè ha necessità di esprimersi,
c'è chi lo ascolta per moda per poi nn deprimersi
spesso il rap non unisce,ma divide,
io cerco di amarlo per affrontare le mie sfide.