giovedì 2 luglio 2009

Incessantemente sui mie passi


Mi presento come se fosse la prima volta che mi incontro accidentalmente per strada. Sono sorpresa perché a pelle cè subito un gran bel feeling.

In ritorno da una visita per la scoperta di chi sono veramente.

Mi rialzo lenta da un letargo che credevo non mi sarebbe mai appartenuto…Alzo le braccia e mi arrendo a ciò che mi circonda, assorbo ogni particolare e finalmente spalanco gli occhi a tutto ciò che so riuscirò a trasformare in parole..
MI hanno tolto dalla mia stanza buia, non vuota, solo scurissima quasi da impedirmi di toccare gli oggetti ai miei piedi.
Hanno rispolverato chi sono e perché sono.
Confido un segreto solo ora…
Conosco perfettamente il disegno di me !! ma la mente spesso “cancella” per dare spazio a qualcosa che per “ comodità” deve esistere.
Mi è stato detto che esternamente sono uomo al 95% e internamente sono donna per il 75 %... Pazzia?? No! Assoluta verità che vado a spiegare.

Riassumendo accade che di me si vede la fermezza, la diffidenza, la razionalità, la gioia controllata, il fatto di trattenermi.
Penso alle cazzate che sono riuscita a combinare fino ad ora ed effettivamente mi deludo un po’….Vorrei fossero decisamente di più, vorrei ridere di me e accorgermi di quanto poco cervello uso…ma non è cosi… E mi chiedo se sto vivendo al massimo delle mie possibilità….
La parte femminile che pochi conoscono è quella piccola artista sensibile che cè in me…. Definirei cosi questo frammento sconosciuto!!!
La spensieratezza c’è, la scatola di idee c’è, la passione per qualcosa c’è, la testa tra le nuvole c’è..
Trovare la tranquillità dell animo è solo per chi vive a pari passo con ogni parte di sé. Impresa realizzabile?
E’ da mò che me lo sto chiedendo… Forse è perché non voglio ed è solo perché mi piace esser tra il casino che mi ronza dentro.
Mi accorgo che troppi sentimenti ho cercato di reprimere, che troppe persone non ho avvicinato, che pochi sogni ho materializzato.
Ho questo vulcano che sta scoppiando, ho il fuoco dentro e pian piano sta bruciano ciò che trova sul suo cammino.
Cè qualcuno che bussa incessantemente alla mia porta.
Lo sento.
Distolgo il pensiero da lui.
E’ irritante.
E’ uno specchietto per le allodole.
E’ ciò che mi da vita.
E’ la curiosità.
E’ qualcosa che rimane sulla soglia di un mondo fatto da me e talmente inquadrato e perfetto che non so se valga la pena correggere….
E’ un motivo per ripensare a ciò che voglio.
Devo forse , per necessità, aprire quella porta.

Queste giornate di apertura mentale sono ciò che mi da energia e pacatezza. Due elementi diversissimi, contrari o incompatibili per qualcuno ma non per me.
Chi scrive sa cosa intendo.
Frenesia e liberazione.
Prendo seriamente in considerazione di mandare a fanculo ciò che non mi va.
Io credo di volere vivere ma alla mia maniera.
Voglio sentire il gusto dell’adrenalina, voglio godere. Voglio che ogni giorno sia un orgasmo che sta per esploderti dentro.
Lo aspetti e arriva. Un concetto chiaro.
Insomma..che bambina cattiva! Termini da tabù che fanno paura …ma sono gli unici vocaboli che rendono al 100 x cento la mia idea.
Tutti sanno il significato di fondere 2 corpi: l’emozione ti travolge.. è uno dei pochi momenti dove ci si sente talmente bene che tutti dovrebbero saperlo!!!!
Sono cattiva ma solo per esprimere una determinazione buona e vera.

Trovare la dimensione per incastonarsi perfettamente in un corpo è impresa ardua ma penso un po’…

Cosa mi da energia? Cosa “indosso” per vedermi perfetta?
Mi da forza l’essere con la testa sulle spalle, sapermi divertire, sapere che i miei punti di riferimento ci sono, sapere che se esprimo un concetto ad una persona viene capito subito, sapere esser un punto di riferimento, sapere donare positività a chi vive di No veri o presunti.
Indosso pochi abiti ma veramente costosi e belli, mi “addobbo” di pietre preziose, mi accarezzo il corpo con mani delicate, mi assaporo come fossi caviale, esco perfetta come per il mio primo ballo di gala.

Ciò che ho spesso basta ma a volte è davvero poco .
Complicato vivere così ma doveroso trovare la soluzione.
Tengo stretto a me quegli abiti, rinchiudo i miei tesori e scalcio ciò che si intromette nella perfezione.
Note sbagliate in una canzone maestosa e penetrabile che porta il mio nome.
Di nuovo coerente, di nuovo soddisfatta di guardare ciò che ho.
Ho amato, sofferto, vissuto, dato, ricevuto, pianto, riso, sognato, agito.
Ogni tassello mi ha reso la persona migliore che avrei voluto per un ‘altra me.
Mi spaventa un giorno non ricordare tutto ciò.
Ora lo scrivo per immortalare il meglio di me, per leggere quel nome che mi rende fiera, per sedermi su quel letto con la mia musica, la mia sigaretta e il mio cuore in mano.
Segno ogni battito per assaporare di nuovo questi momenti dove sono certa di rispondere ad ogni mia domanda.
Qui non servono stanze buie, non serve cercare qualcosa, non serve aiuto.
Amo la costruzione impeccabile di se stessi.
Amo il vizio di assomigliare a me.
Capita cosi poco riuscire a darsi delle certezze e delle conferme che ritengo, perciò doveroso, costringermi ad ascoltarmi…almeno per oggi..


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