Nulla è originale perchè tutto è già stato detto.
Ricetta:
Leggi qualcuno
Osserva qualcosa
Capisci
Formula la tua idea
Mescola il tutto
Assaggia e scottati
Assaggia e "No, troppo freddo"
Assaggia a temperatura ambiente.
In base ai giorni, a come ti senti.
Un bel piatto nuovo da gustare sugli scalini della propria casa o al bar con gli amici.
Concetto dell'ultima lezione è stato questo. Ho flash più che altro perchè ero assalita da quell'onda di interesse che mi prende quando uno parla e mi vien da segnare i pensieri, i miei interpretando i suoi, una flippa che mi si formula in testa nel momento stesso in cui sento che ci sto bene lì dove sono. Un bisogno, come quando ti scappa la pipì! TerraAterra! Forse mi piacciono solo le parole nella maniera in cui uno le usa e Ongaro è un signore in tal gioco. Forse. Mi son tolta l'ipnotizzazione quando si è detto "dai, come quando ascoltate una canzone per la prima volta e vien subito da pensare a qualcuno che conosci"..echecazzo son stata brava per 8 mesi a gestire i sentimenti che mi frego all'ultima tappa! Fanculo! Momentino mio, passato e riemersa. E mi guardo attorno e vedo gente come me e penso a quale musica starebbe bene in quella stanza, per concludere in bellezza, degnamente. Mi viene qualcosa tipo pianoforte alla Einaudi, intimità che ti fa piangere e sorridere a secondi alterni; (il punto e virgola mi hanno insegnato che non serve ad un piffero..se volete prendere appunti (!!) ma l'ho messo per insegnarvi qualcosa!), poi mi viene un bel rock perchè della grinta ce l'abbiam messa eccome, poi mi viene uno di quei balli di gruppo che tanto odio, da villaggio turistico, ma l'idea del mescolarsi con persone mai viste e divertirsi ci starebbe alla grandissima.
Non so e nell'indecisione dico che mi mancheranno un bel pò i miei martedì sera in piccionaia. Ognuno si prenda quel che gli piace e se lo butti nelle orecchie.
Il mio testo è un mix di tutti i personaggi che ognuno di noi ha portato la serata del reading,. Chi non c'era non capirà una mazza ma il suo filo logico c'è :) Garantito al limone! Che lo usa mia mamma e non ho mai capito cosa vuol dire!
“DIALOGANDO”
(Rubrica dal “MENSILE DI GIULIETTA”)
-Cassandra io lo sapevo che non dovevo fidarmi di lui, è come quando hai una tipica sensazione da donna, l’intuito femminile insomma, sai che sei sulla strada giusta per beccarlo ma te ne sbatti. Mi ha tradita, capisci??? Vedere quello sguardo da mucca vicino al MIO letto mi ha messo i brividi.
-Scusa, Simona, ma lo dici a me? Sono stata 3 ore ad aspettare Marco in stazione come una stupida e non si è nemmeno degnato di scrivermi una parola carina! Se il mio bancomat potesse dire quanto mi è costato quell’abito: Valentino/rosso/ultimo modello, praticamente una Ferrari!! Non farmi pensare che mi incazzo, RIPETO, non farmi pensare che mi incazzo davvero , RIPETO, non farmi pensare che mi incazzo davvero tanto!
-No No RI FA RE, la tua vita è da RI FA RE amica, esattamente come la mia!
-Ci servirebbe un po’ di svago. Che ne dici di un giretto al mare?
-Andata!
-Guardaci, io mi rifletto in te e tu in me, scopriamo per la prima volta chi siamo davvero, quel che cerchiamo, abbiamo un cuore spaccato in 2 ma ci sentiamo vere, reali e non costruite. Se esiste un’anima la sto tenendo tra le mani ora.
- Io credo di aver dimenticato che fine han fatto le mie passioni: museo in primis!
-Andiamoci no?? Dai, alza il culo dalla sabbia e facciamo tutto ciò che ci è mancato per troppo tempo.
-La gonnaaaa!!!! Cassandra la gonnaaa!!!
-Maledetto vestitino a fiori, maledetto vento! Mi avrà visto le mutande perfino Whisky Jones!
- Whisky Jones?? Ma chi? Il bagnino?
-Macché, è un amico del deficiente di mio marito, un tizio che lavorava in ospedale con lui, un giorno ha mollato tutto ed è andato là, dove abitano i pellerossa, hai presente?
- Mmm tenebroso e sporco! Come piace a me! Ma adesso che ci fa qui?
- Da una mano ad un tizio che ha un chioschetto per vegani in spiaggia. Ha deciso di stravolgere di nuovo la sua vita e si è messo a tagliare carote e sedano alla julienne per gli svalvolati. Pensare che avrà mangiato carne di bisonte fino all’altro giorno! Comunque è comodo averlo nei paraggi perché i colpi di sole o le congestioni capitano spesso in questo periodo e un dottore non fa certo male. Se poi pensi che è pure intrigante, ruvido e con lo sguardo buio e affascinante…!
-Eh … una bella tentazione insomma ma andiamo a farci una cultura di quadri intanto,và!
-Mamma mia guarda là!
-Cosa?
-La tela alla tua destra!! Lì son sicura che c’era ritratta della gente l’ultima volta!
-Ma dai! Da quando in qua la Gioconda o le ciccione di Botero vanno a far la spesa??
-Senti non sono scema e non erano donne ma 2 uomini distinti. Te lo giuro!!
-Tu hai le traveccole, come quella volta al bar che mi hai raccontato, tutta indignata, che alla gita coi preti hai visto 2 macchine che trombavano! Avevi prenotato per Pompei mica per Marte!
-Eccola! Parli te che mi dici che vai a Rovigo e incontri una con la branchie! Le streghe le han bruciate tutte che io sappia!
-Siamo pazze: ammettiamocelo! Dovremmo far domanda al circo! Siam capaci di far ridere di sicuro!
-Cavoli cosa mi hai fatto venire in mente!!! Ti ricordi quell’inventore? Quello pelato che parlava sempre del tempo!? Quello malato 365 volte all’anno!?
-Ma chi? Quello che insegnava pure a scuola e aveva la fissa dei ratti?? Quello che fotografava gli alunni che si ravanavano da sotto il banco?
-Si si proprio lui! Un giorno mi aveva raccontato una scena vista a Parigi, non so se c’era la Moira Orfei in quel periodo. Bo! Pensa che si è beccato un pagliaccio, che a fine esibizione, si è impiccato davanti al pubblico! Ma ti rendi conto?
- Sei la solita rimbambita! La svanita delle due, eccola qua!! Non era una notizia vera! Era tutta una balla per mascherare un suicidio casalingo. Le solite cazzate che si inventano i giornalisti per far notizia.
- Ecco, mi dava l’idea di un tipo falso effettivamente! Mi sa che hai ragione, adesso che mi ci fai pensare, avevano pure detto che era malato di Aids quel poveretto. Si spiega il gesto insomma.
-Senti non vorrai mica parlare di robe tristi vero? Ti ricordo che ci hanno cornificate e abbandonate e altro non ci serve!
- Vabbè sai che ti dico? Dovremmo fare qualcosa di radicale!
-In che senso? Rifarci le tette?!!
-Io le tette e tu la faccia!
-Scusa ma cos’ha che non va?
-Non sorridi.
-Dai accompagnami al lavoro che ti sistemo per le feste! Entra in classe, non avrai mica paura!
-Maestra Simona, com’è bella oggi, ci insegna a colorare il sole?
-Certo Flora! Oh ciao Flemming (soffiati il nasino, da bravo!)! Il giallo, ricordate, dovrà essere l’unico colore della vostra vita.
-E come si fa?
-Circondatevi solo di persone che vi sapranno regalare quell’emozione detta “felicità”.
Foyer di Giulietta, maggio 2012, scrittori creativi, maestro, pubblico, palco.
Immaginazione, genialità, sogno, stravaganza, serietà.
Semplicemente “Giallo”.
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