venerdì 29 aprile 2011

In pasto.

Ghiacciata la casa.
L'alito fuma sui vetri e lascia un segno.
L'anima mia inquieta
rimbalza tra tavole d'acciaio e sedie cadute a terra.
Voglio liberarmi dall'agonia
ma amo cristallizzarmi in quel luogo.
Pareti assassine
che di me si nutrono.
Ridono delle mie suppliche.
Attorniata da quelle pupille dilatate pronte a tutto.
E scivolo densa come sangue.
Rossa dentro perchè vivo.
Scura fuori perchè trovo fine.
Esiste un Dio,
ne esistono molti.
Tutti qui.
Bene e Male.
Mi raffreddo.
Nell'aria satanici canti.
Esiste un Diavolo,
ne esistono tanti.

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