martedì 20 novembre 2012


«Perché non ti trovi un lavoro decente?»

«Non ci sono lavori decenti. Se uno scrittore non riesce a campare creando, vuol dire che è morto»
«Oh, smettila, Carl! Al mondo ci sono miliardi di persone che non campano creando. Vuol dire che sono morte?»
«Sì»


OPPURE

Nei primi quattro mesi di quest'anno ho scritto duecentocinquanta poesie. Sento ancora la follia scorrermi dentro, ma ancora non ho scritto le parole che avrei voluto, la tigre mi è rimasta sulla schiena. Morirò con addosso quella figlia di puttana, ma almeno le avrò dato battaglia. E se fra voi c'è qualcuno che si sente abbastanza matto da voler diventare scrittore, gli consiglio va' avanti, sputa in un occhio al sole, schiaccia quei tasti, è la migliore pazzia che possa esserci, i secoli chiedono aiuto, la specie aspira spasmodicamente alla luce, e all'azzardo, e alle risate. Regalateglieli. Ci sono abbastanza parole per noi tutti. (da La mia pazzia, p. 93)

CHI PARLA è' Bukowski che si sa che è uno che più moderno non c'è, per linguaggio e per visione di vita terraaterra. Oggi leggo qualcosa di lui perchè mi scorre nelle vene quella voglia assurda di non mollare mai perchè c'è la gente che me lo ricorda e perchè fondamentalmente, c'è anche un fatto da dire: io in me ci credo! Che non si narri, in futuro, che non sono stata tosta! Io non mollo cascasse il mondo.
Ci sono un mucchio di progetti inerenti alla scrittura in cui mi lancio, non sapendo nemmeno perchè a volte ma forse la presunzione prende in mano la timidezza e mi fa usare una faccia che generalmente non è la mia! Chissenfrega! La forza però viene anche da chi mi fa scoprire spunti sempre nuovi, mi impedisce di lasciarmi andare alle cazzate che ti rendono fermo innanzi alla vita. Ma la bellezza della novità, del sapere, della curiosità...non è come un tramonto?? come un panino con la mortadella quando hai una fame assurda? come il cane che ti salta addosso alla sera? MERAVIGLIOSO. Osservare è la mia vita, scrivere pure. Mi faccio da me, guardando e non toccando..semplicemente elaborando. Prendo di qua e mescolo di là, ce l'ho con tutti e amo chiunque. Ieri sera guardavo come di rito sulla rai e il poliziotto a fine scena dice una frase di sto tipo "Io sono uno che vede il bene nelle persone, non posso essere altrimenti". Mi son fermata e mi son guardata di riflesso nella tv e ho sorriso. Mi accomuna a lui quel dire, non vado in pattuglia alla sera ma siamo simili. Mi piace il bello, passo sempre dal cattivo per imparare, ma ribadisco che mi piace il bello. Scrivere è il mio bello. Prendere o lasciare.

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