Non c'è nulla da dire.
Quante volte capitano situazioni simili.
Succede perchè si è indifesi davanti all altro, perchè non c'è interesse davanti all altro, perchè l'altro accende un meccanismo del tipo "se parlo poi mi irriterà la tua risposta e per non sprecare minuti preziosi di vita...taccio".
Il fatto è che c'è una sorta di scala dove trovi 100 in positivo, 0 in negativo, 50 che strattona una rabbia che non vale la pena. E lo sai.
La prima categoria è la più dolce, dove sei chi sei davvero, dove sprigioni imbarazzo e timidezza che nonostante tutto ti rendono speciale, credo si riesca pure a mandare una specie di influsso che chi hai davanti percepisce. Ti vuole bene per quello. Zero paure.
La seconda categoria è l'indifferenza, senti rumori che sarebbero parole ben scandite in verità, ma c'è una confusione tale di tuoi pensieri come la spesa o cosa mettersi domani sera che probabilmente da fuori non sbatti nemmeno le palpebre. Immobile. Fai bella figura, pari posata. Bella lì.
La terza categoria è la peggiore. Logorroica, lesionista e altri termini di distruzione simili. Spaccare la faccia, è quel che ti viene da fare ma l'etica porta altrove e allora subisci passivamente perchè ti tocca, tipo un mio amico direbbe "tutti bravi ad esser gay con il culo degli altri". Il discorso calza a pennello. Ciò mi turba. Dovrei iscrivermi ad uno di quei sport dove prendi a cazzotti il sacco...
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