Due zingari.
Noi.
Tra cartoni piegati
foglie secche come questi corpi nel freddo.
Avvolti da coperte
senza nome
colme di storia
fatte di occhi.
Vagabondi del mondo
dispersi tra i lustri
in cerca del riparo.
Una notte è una lotta al domani
un giorno è un migrare liberi.
Tra le pieghe della pelle
c'è lo sporco della sconfitta
tra le gonne e le giacche
ci son cuori trascurati.
Due anonimi senza tetto
due compagni eternamente per mano.
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