martedì 31 maggio 2011

Poesia

Il mio è un modo per perdere tempo, per dare gioia a quelle giornate fatte di un apparente niente, per dirmi che vado bene così, per incazzarmi col mondo perchè nessuno è come vorrei, perchè amare oppure odiare fan parte dell'essere umani, perchè è il mio spazio aperto fatto per sedersi ad ascoltare o per leggere e fuggire.
Sono polemica e mi sfogo. Mi innamoro e lo faccio in maniera veloce.
Non so nemmeno cosa voglio, ho sempre l'idea d'essere uno spettatore, di quelli che fa critica ma non si mette in gioco per una trama migliore.
La mia vita non sarà mai poesia perchè la vita non è questo...Può essere bellezza estrema ma non poesia...Quella non è nel pacchetto.
Lei me la creo, me la invento, le dò il senso voluto e sperato. La faccio vivere. Me la sento addosso come vorrei.
E' questo il gioco. Scene cruente o amore viscerale te li puoi scrivere da te.
Sembra che non cambi mai niente e invece tira quell'aria da temporale che senti a pieni polmoni e ti sposta l'umore nella direzione opposta.
La mia occupazione principale è non farmi vedere.
Col brutto tempo si sta in casa mi hanno insegnato, si staccano le tv e si accendono le candele.
Io lì ci sto bene.
Dannato il tempo, beata la mia anima.
Penso sempre di averle rivissute prima queste scene e invece,poi, mi accorgo che non è così, che sono novità da incartare e spedire alla mia testa.
La cosa più difficile è non cadere nella banalità. Le poesie fanno paura.
Anni fa sentivo "poesia" e rimanevo restìa perchè sò il significato che può avere, sò la voglia di farsi sentire che trattiene, sò la paura nel mostrarla...Mi spaventava il fatto di leggere frasi d'amore e trovarle banali...La poesia è qualcosa che deve sconvolgere, colpire il segno...e spesso succede questo solo al destinatario...Ma tutto il resto del mondo? E' così interpretativa che spiazza.
Una sottile autodistruzione.
Un volo nel cielo.
Può essere "tutto" IL giudizio degli altri.
Ognuno si riconosce nei sentimenti, ognuno soffre, ogni persona vive per quello che è e con quello che ha ma ogni individuo lo fa a modo suo, gestisce le cose in totale diversità rispetto al resto del mondo...è questa la trappola..
Far combaciare 2 idee è difficile, pretendere che il tuo amore venga capito è chiedere la luna, cercare di dare una spiegazione alle ingiustizie che senti è arduo.
Chi ti dice che ce la fai? 
Nessuno, semplice!
Per questo io amo scrive fondamentalmente....E' una rincorsa al dire e non dire, al capire e all'ignoranza dei termini, è la voglia di arrivare senza partire credo.
Ci si può immaginare demotivati e combattuti e diventare egocentrici ed arroganti e così via..
Nessuno sa chi sei, tutti lo immaginano, tutti se ne sbattono o analizzano ogni parola, tutti hanno un compito ben preciso.
Dare un ruolo alle persone è importante.
Nella poesia ci si riesce bene.. nella vita normale basta uno sguardo sbagliato, un sorriso negato, un gesto improvviso e mandi tutto a puttane.
Scrivere è fingere e provare a dire la verità.
La poesia è il fraintendimento che nella vita non avrai mai.

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