Non ci ho mai creduto ai parenti-serpenti perchè mi sembrava una stupidata ma credo fosse solo dipeso dal fatto che quando sei "piccola" ti sembra che tutti siano buoni e di conseguenza anche chi fa parte della tua famiglia appartiene al gruppo.
Poi impari ad usare una testa adulta e ti rendi conto che il fatto di appartenere ad uno stesso albero genealogico non è per forza sinonimo di bontà e amore.
Ho visto e assistito a scene inconcepibili, cose che non "dovrebbero" nascere da teste di sorelle, zii ecc...invece c'è del marcio ovunque.
Una persona dovrebbe nascere con l'idea di potersi fidare della famiglia e di contare su di essa ma da un pensiero al mettere in pratica...ne passa di acqua sotto i ponti.
E ti trovi sorelle che non sanno nemmeno dove abiti, fratelli che scompaiono per anni e si accorgono che eri in vita solo quando sono davanti alla tua tomba, genitori che non hanno un organo chiamato cuore ma uno chiamato marmo.
Scompare il voler bene al tuo stesso sangue, si viene schiacciati da indifferenza, da materialismo, da immaturità.
Tutto ciò mi crea dentro quantità indefinita di tristezza e sgomento.
Non mi capacito di come ci si possa comportare "male" in determinate situazioni.
Il soggetto parente, dunque, non può meritare tale titolo se poi si impone come il solito coglione che si fa vivo solo per mangiare a casa tua e scompare quando potrebbe servire.
Non condivido chi ha pretese e non vuole avere doveri.
Troppo facile rispuntare perchè si sente odore di soldi.
Anche a me servirebbero millemilioni di euro ma non elemosino da nessuno, ho la mia dignità e me la conquisto comportandomi da civile.
Questo vuole essere uno sfogo per tutti quelli che sanno di far parte della mia famiglia e se ne sbattono altamente le palle, che non si degnano di abbassarsi ad essere quantomeno "carini".
Siete soli e, per conto mio, soli rimarrete.
Si soffre se qualcuno ci fa male ma si impara anche da questo.
Ripagherò con la stessa moneta.
L'ho perfino scritto qua!!!
E' legge!
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