La notte,
di per sè buia,
tremendamente malinconica.
Fa alzare i pensieri
dona voglie che spesso mancano,
slancia,
traccia una strada,
insegna a leggere le scoordinate memorie,
aumenta l'ordine
trova un senso.
La notte,
in lei voglia di solitudine,
miraggio di appagamento.
Si raccoglie la pace,
ci si mastica la voce.
Tace il solito canto edificando il vuoto.
Lentamente poi svanisce,
gli occhi si lasciano spegnere,
il nero è steso,
l'ordine è coscienza,
la mente sgombra.
La notte,
scomparsa del giorno,
gioiello nascosto nell'ombra.
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