martedì 4 agosto 2009

I primi anni


Io bambina!
Io ci sono passata da lì! E lo so cosa significa! Lo devo ricordare!
Ho vissuto di cose frivole e oggi, dopo anni, me ne stavo quasi dimenticando.
Scendo da qui per ritornare al punto di partenza e mi volto per cercare di capire.
Mi vedo e mi sorrido.
Mi accorgo di quanto amore ho ricevuto, di quanta passione c’è stata per me, di quanta allegria mi è stata donata e tutto questo ..gratuitamente.
Potevo rimanere immobile, nascosta in un angolo anche… ma arrivavano da me mille emozioni che percepivo come carezze .. quelle sensazioni che vorresti non smettessero mai di esistere.
Colorati ricordi per disegnare ora il mio passato.
La rabbia per non riuscire ad usare una bici e la gioia per aver trovato l’equilibrio.
La voglia di correre a casa per pranzare tutti assieme.
Quelle mattine dove mi alzavo prestissimo per aggrapparmi ad un veloce bacio.
I pomeriggi fatti dei miei disegni, dei giochi con la palla, del prendermi cura degli animali.
Quelle sere in un giardino di fiori perfetti dove aspettavo il ritorno dei miei genitori.
Sommersa dai regali.
Ero io , non viziata ma amata.
Ero io che crescevo con l’inconsapevolezza del mio domani.
Ero io col cuore di burro, sensibile e dolce che piangevo di nascosto per situazioni banali ma per me enormi come montagne.
Ero io con i riccioli e gli occhioni grandi con in mano le mie bambole.
Ero io che guardavo tutti da laggiù per imparare ciò che non sapevo ancora.
Ero io che crescendo resi tutto difficile ma nonostante ciò mi amavo esattamente come prima.
Ero io che davo me stessa per un uccellino caduto dal nido, che mi riscrivevo le filastrocche per poi non dimenticarle mai più, che giocavo alla cuoca-bambina e costringevo le persone a mangiare le schifezze da chef, che ascoltavo le storie, che preferivo rimanere tra le mie 4 mura perché li ero protetta.
Ero io che osservavo i miei nonni perché “loro si che sono saggi!”, che desideravo quel gelato preso con la mia mamma e che era bello arrivasse la sera perché potevo armarmi di grembiulino e sgabello per lavare dei piatti ma col mio papà.
Ricordo ogni profumo, ogni parola, ogni momento, ogni pianto, ogni cosa.
Ora corro e mi capita di guardare solo a ciò che sarà.
Sbaglio! Sono ancora quella bambina preziosa per gli altri! E ho l’obbligo di ricordarmelo!
Il tempo passa, gli anni scorrono, certe vite se ne vanno, altre arriveranno, si cresce e forse troppo in fretta.
Quante realtà vorrei rivivere, quanti sorrisi vorrei rivedere, quanti baci vorrei ridare e quanto affetto vorrei per chi con me ha vissuto quel tempo.
In un abbraccio vi custodisco.
Amo ciò che mi ha circondato, amo chi mi ha insegnato ad essere chi sono.
Ringrazio loro e me stessa per aver seguito una strada ed aver sbandato poche volte.
Pensare di esser bambina, ancora oggi, mi fa esser pura come l’acqua e vivo di leggerezza e candore.. a volte è indispensabile ritornare in quelle nostre origini.

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