giovedì 6 agosto 2009

Fantasia

William Shakespeare non visitò mai la mia Verona eppure la fece diventare una delle città più nominate al mondo.



Mi piace soffermarmi su questo breve concetto per capire che importanza ha la fantasia di una persona.

E' bello creare, modellare, disfare, ricostruire...

Si ignora la realtà e si gioca come bambini con pensieri soffici come nuvole e immaginazioni colorate come arcobaleni.

In qualsiasi luogo dove ci troviamo possiamo scappare e rifugiarci nella "ns mai vista città".

Io la creo con torri alte, tranquilli ponti, colline intrecciate e verdi, vicoli stretti e nascosti, chiese suggestive, amori che vanno oltre ogni scontrosa famiglia, piazze gremite di voci, pozzi d'amore, bellezze rimaste intatte nel tempo, mura alte e maestose, luci romantiche per far sì che tutto sia perfetto.

Amo la mia città proprio come Shakespeare.

Materializzo ciò che lui non è riuscito a toccare con mano e divento piccina difronte a co-tanta bellezza e perfezione.

IO però fantastico su ciò che ho..

Questo semplice esempio mi porta a concludere che grazie a noi stessi ogni cosa può brillare, ogni cosa toccata e vissuta, ogni cosa immaginata e idealizzata.

Tutto diventa leggero e si trasforma in VERO, tutto prende forma...sta solo a noi riuscirci.

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