Scalpitante e rabbioso colpisce la mia pelle.
Pugni duri sulle pareti degli occhi pronti al martirio.
E dò a vedere la trasparente crudeltà,
quella giusta,
quella che massacra i margini.
Un tormento straziante chiama la mia attenzione
e vengo accolta da un'affamata dama linguistica.
L'ironia di ciò che non conoscevo si burla di me.
Sono una poesia spezzata sul nascere.
Il disincanto si avvicina e non resta che esorcizzarlo...
prima o poi...
Inizia l'esilio del sacrificio.
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