giovedì 4 febbraio 2010

L'alibi perfetto


Ti ridefinisco perchè non ti capisco.
Non sei complicato.
Cerchi solo di essere scusato.
Ti scagioni dai guai.
Mi guardi.
Incastri ogni frase negli improbabili MAI.
Un luogo da cronaca nera.
Su di noi nessuna vecchia lunga sera.
Cupe e scure le presenti notti.
Quelle tinte di luce le rivogliono in molti.
Parole come spari.
Sguardi sinceri ormai rari.
Hai l'alibi perfetto.
Non ti vedo.
Rinchiuso nella polvere in quel dimenticato cassetto.
Mi dai prova che ogni cosa è nuova.
Ma è vera e buona?
Hai compiuto il reato di essere cambiato.
Nessuna esagerazione.
E' la giusta convinzione.
Nessuna pazzia.
Solo la realtà.
A quando pare..la mia!
Non ti salvi con questa copertura.
Vecchio mio, lo sai bene che sarà sempre più dura!
Arranchi.
Determinato nella tua innocenza mi allontani come giudice che ti processa.
Non ti giustifico.
Dov'è il tuo sacrificio?
Non riconosco chi sei.
Ti nascondi in quell'alibi perfetto che vedere non vorrei.


Nessun commento: