Voglio vestirmi della tua vanità:
nella danza rabbiosa e rea,
nella bellezza e nella vera passione.
La regina suadente.
Mi autodistruggo.
Perdo le memorie e l'intelletto
mi spezzo dolcemente
e non ho cura.
Grido dallo strazio
e supplico di riavere la mia droga.
Lussuriosa ed eccitante
volteggi assordante sul groviglio dei nostri corpi.
L'eleganza che doni
lotta tra i scuri e peccaminosi atti.
La notte dell'errore
si fa dama serena
e niente lacera l'aria.
Scompare lo sbaglio sotto un mantello amico.
Mai più processati nel nome d'una idea.
Copiosi fino al prossimo momento.
Nessun commento:
Posta un commento