Via dall'ammasso di battiture,
via da calcoli che per me non hanno risultanto,
via da questo spazio troppo stretto che non conosce il mio nome.
La mia storia non la scrivo qui,
è con chi non mi rende sola,
in una dimensione che riconosco in lontananza,
dall'odore, da degli occhi, da un gesto.
Spengo tutto e l'universo esiste,
m'invade uno spazio nero dove riguardo le mie stelle,
dove non necessariamente c'è perfezione
dove sono felice
dove sono al sicuro.
Breve sensazioni che colleziono per darmi ventate d'aria prelibata,
obbediente, paziente, salutare, stuzzicante, dolce e umana.
Su misura per me.
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