Avrei anche da fare considerando la quantità di carte ammucchiate sulla mia scrivania ma c'è qualcosa che spinge da dentro e non mi fa pensare nient altro che a scrivere di ieri.
Rifletto dopo una sera da mia zia a guardare il filmato muto del loro matrimonio portante la data Anno 1975.
Ho sfogliato perfino quei tipici album con velina con la copertina di pelle marrone che ti da l'idea di "qualcosa di serio per davvero".
Ho rivisto volti noti della mia famiglia, donne davvero belle e uomini un pò dandy.
Ho sentito parlare quelle immagini! Le ho osservate nel minimo particolare e mi sono accorta di quanto austera era la vita anni fa, di quanta eleganza sobria ci fosse, di come si poteva essere di una bellezza disarmante con colori scuri e giacche chiuse.
Io che non sono capace di portare scollature vertigione perchè mi sento "sfacciata" mi sono rincuorata e sentita davvero perfetta per quel periodo.
Sto dicendo che l'ostentare qualcosa che poi sfocia in ridicolo a me non piace.
Trovo destabilizzante vedere donne "troppo tutto".
La classe è qualcosa che non si compra, l'apparire non deve far sparire le ns vere sembianze e l'essere sfrontate non dovrebbe essere una legge del ventesimo secolo.
La protezione per quel giorno resta invariata ancora oggi e lo si intuisce dal "attenta a non lasciare le ditate sulla foto o dal guardaguarda il filmino".
E fa tenerezza il ricordo di un momento che nella vita delle persone rimane comunque impresso, nonostante poi ci si trovi a litigare o sbuffare 10 volte al dì.
Tutto assume quell'odore che a me fa impazzire :quell umido di carta vecchia rimasta chiusa ed appiccicata per tanto tempo.
E' come sentirsi momentaneamente catapultati nella vita sconosciuta di chi dici di conoscere, come un balzo all'indietro che ti da l'opportunità di andare a fondo nelle cose, ti fa fare domande, ti rende più grande anche.
Tutto si riassume in movimenti senza suono, in sorrisi mossi per la non perfetta tecnologia, in baci appena sfiorati, in semplici gesta che sono le uniche che davvero rimangono nel cuore.
Credo sia immensamente dolce sentirsi "raccolti" da qualcuno.
Raccogliere è avere cura, sentire parte di sè un'altra persona e proteggerla comunque vada nel futuro.
Chi di noi avrà mai una vita simile ad un romanzo comperato in edicola? Nessuno.
Chi affronterà senza timore le nuove esperienze? Nessuno.
Ecco l'importanza di essere uniti, l'appartenenza ad un altro essere umano che è la ragione per cui uno non dovrebbe crollare mai.
Io sono nostalgica di natura, io vivo il mio presente con un piede nel passato, io sento com'ero e come sono, io mi critico ferocemente, io creo mostri e accompagno angeli, io sono abitudinaria ma cambio rotta, io coltivo le speranze più assurde e mi proietto in giorni incantati, io aspetto metamorfosi ma non leggo le istruzioni, io sono incrollabile e piango per un niente.
Io un giorno guarderò di me e mi commuoverò.
Giudicherò com'era vestita la gente ma sentirò un brivido mai provato prima, mi ricorderò della sfortuna di aver trovato brutto tempo ma rivedrò quegli sguardi di stupore, ricorderò l'abbraccio che non ho ricevuto ma la carezza che non mi ha mai lasciato....
2011..sembra talmente attuale..ma chissà come sembrerà lontano.
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