martedì 21 settembre 2010

Siparietti

Menefreghisti fradici del nostro solo sudore.
In estasi per parole e numeri senza logiche.
Socchiudendo gli occhi spingiamo verso l'alto i pensieri,
poca riuscita,
l'intento rimane attaccato al marrone dei nostri sguardi abbandonati.
Metaforico volo senza alzata.
Predichiamo classe e siamo turisti d'agosto.
C'è malcostume
tutti a sfogliare le stesse insipide pagine.
Accavalliamo fantasie dando un bel da fare al cervello,
questo si fa fumo e si invade di basse speranze.
Diamo segni d'esistenza urlando le rabbie.
Facciamo il trionfale ingresso.
La partenza.
Esasperanti come trapani per muri,
come chiodi per artisti.
Favolosi amici del "qualsiasi"
insicuri come vivessimo nell'epoca retrò.
Nulla ci appartiene.
Nascosti sotto gonne d'organza e pizzi,
dame protettrici al nostro servizio.
Imbucati con perle tra le mani.
Rivoltiamo la ricchezza senza prostrarla.
Godiamo ad ingabbiarci,
relativamente capibile:
l'unica soluzione.
Pennellate dense per ricordarci di noi.
Un quadro scarno con poche incisioni...
ma pur sempre ben visibili.
Siparietti assurdi che andiamo a creare fino al prossimo inebetito incontro.


lunedì 20 settembre 2010

Un'orgia senza piacere.


Ed è sempre la solita storia.
Ci ricasco a ruota.
Gli stessi voleri da una vita che rimangono solo i miei sogni più grandi.
E la storia non cambierà.
Mi chiedo che ci faccio in un ufficio che non ha nulla a che fare con la mia personalità..Il problema non è "questo" ufficio ma tutto ciò che non è moda, organizzazione, eventi e avanti per questa strada.
Penso a quello che vorrei davvero e non è ciò che ho, penso a quanti limiti mi metto solo per avere la certezza di uno stipendio VERO alla fine del mese, penso al fatto che se mi guardo allo specchio ho una maschera che non fa per me...Qui è come stare sempre a Venezia nel periodo del Carnevale...Ste facce nascoste e un pò standardizzate ma tutte colorate.
Quella sensazione di stare in bilico su un asse che oscilla al minimo movimento.
A volte vorrei cadere, lasciarmi andare con un salto senza più ritorno per provare quella sensazione che ti parte da dentro e ti fa urlare " Ecco, fanculo tutto quello che non sopporto. Io me ne vado e ricomincio".
Uno potrebbe dire che se vuoi davvero qualcosa la ottieni ma è più facile a dirsi che a farsi...
La realtà non aiuta. Resta solo il rifugiarsi in piccoli ritagli di tempo...che lasciano sempre il tempo che trovano e ti assicurano l'amaro in bocca.
Spero, per rendermi poi conto che non cambia mai nulla.
E allora mostro i miei tormenti su una pagina web o spendendo i miei soldi in tutto ciò che mi regala un sorriso... in ciò che mi appaga.
E' tutta un'altalena fatta di illusioni e malinconie.
Mi perdo qui a guardare sguazzare nel fango le mie gioie.
Un pò indefinita, un pò in un orgia senza piacere, un pò cittadina di quello che impone il mondo.
Rinasco e poi muoio.
Muoio e rinasco solo per non cedere al continuo compromesso.
E quanta gente è come me.
Intrappolata in deserti che credi liberi ma hanno il loro bel confine.
Continuamente inadeguata come voi.
Fatta di ricchi frammenti di momenti che donano un barlume e illuminano l'istante.
Trafitta da chi innocentemente non sa per cosa vivresti davvero.
Tutto in terribile attesa.
Si soffoca pian piano perchè è l'autopunizione che ci si infligge.
Non dovrei più aspettare, non dovrei stare qui, non avrei dovuto scendere a questa fermata.
Si sbaglia tutto e ci si guarda con occhi che mi fanno pena.
Il rifugiarsi nel nostro vero volere è arrivare pallidi e disidratati per andarsene poi con seta pregiata tra le musiche pompose.
Nessun lamento..di nuovo pronti al falso.


giovedì 16 settembre 2010

16.09.2010

Posso pure cercare di fare finta di niente ma lo so bene che è solo apparenza.
Come mi manca il fatto che una settimana prima del mio compleanno mi dicevi : "Ricordati che ti devo fare gli auguri, non me lo posso dimenticare, ricordati tu perchè magari il 7 ho la testa da un'altra parte e mi sfugge!! Capito??"
Frase che sentivo all'infinito..ma quanto era bella! Quanto era piena del tuo volermi bene, più di ogni altra persona a questo mondo.
Tu eri tu e lo rimani per sempre.
Sei diversa ed ogni volta che ti vengo a trovare sento il tuo abbraccio e piango come una stupida che non accetta ancora la realtà.
Non ci sei ma io ti ho dentro ogni giorno.
Mi manchi nelle solite piccole cose di tutti i giorni, mi manca prendermi cura di te, mi mancano i tuoi sorrisi, le ns foto con le facce pallide, i regali che ti facevo, il fatto di riuscire a darti energia nonostante tutto, il fatto di essere io e te a formare un'alleanza vera contro tutto il resto.
Non so distogliermi dalle persone che amo e che posso toccare con mano : come si può pretendere che io riesca a sorvolare su di te?
Rimani importante anche distantissima da me e te lo scrivo, perchè a dirtelo riesco troppe poche volte.
Ti bacio.

martedì 14 settembre 2010

lunedì 13 settembre 2010

@ ELISA

E finalmente venerdi ho visto Elisa in concerto.
Sarà che lei ha segnato tanti momenti belli e meno belli di questi miei anni, sarà che lei mi ricorda persone che amavo e che ci sono o non ci sono più, sarà che la sua semplicità è travolgente più di mille palcoscenici da americanata, sarà che vederla commuoversi è un pò come sentirsi nel suo cuore, sarà che le sue vibrazioni arrivano dritte al cuore, sarà che sedute accanto a me c'erano 2 persone per me indispensabili...ma....è stato uno dei concerti più belli visti fino ad oggi.
Era come se non ci fosse nessuno, era tutto così delicato e fatto a misura "personale".
Niente sfronzoli, solo voce e anima, amore e rabbia, tutto spirituale e carezzevole.
Esattamente come avrei voluto.
Spesso non piango con la gente perchè non è che sia la mia massima aspirazione, ma avere vicino chi ti fa sentire affetto e condivide con te momenti così coinvolgenti ...è talmente viscerale e puro, che le lacrime sono quasi d'obbligo.
Scopri quanto sia indispensabile, a volte, lasciarsi andare ed essere nudi davanti agli altri.
Grazie Ila, grazie Cri, grazie a me...Grazie a ciò che siamo insieme.
Serata memorabile che ricordo con questo testo:

Tutto questo tempo a chiedermi
Cos'è che non mi lascia in pace
Tutti questi anni a chiedermi
Se vado veramente bene
Così
Come sono
Così

Così un giorno
Ho scritto sul quaderno
Io farò sognare il mondo con la musica
Non molto tempo
Dopo quando mi bastava
Fare un salto per
Raggiungere la felicità
E la verità è che

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare il sole sorgere

Questo è sempre stato un modo
Per fermare il tempo
E la velocità
I passi svelti della gente
La disattenzione
Le parole dette
Senza umiltà
Senza cuore così
Solo per far rumore

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare
Il sole sorgere

E miracolosamente non
Ho smesso di sognare
E miracolosamente
Non riesco a non sperare
E se c'è un segreto
E' fare tutto come
Se vedessi solo il sole

Un segreto è fare tutto
Come se
Fare tutto
Come se
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole

E non
Qualcosa che non c'è

Bellezza - Marlene Kunz -

Noi sereni e semplici o cupi ed acidi,
noi puri e candidi o un po' colpevoli
per voglie che ardono:

noi cerchiamo la bellezza ovunque.

E noi compresi e amabili o offesi e succubi
di demoni e lupi, noi forti ed abili
o spenti all'angolo:

Noi cerchiamo la bellezza ovunque.
E passiamo spesso il tempo così,
senza utilità (quella che piace a voi)
senza utilità (perché non serve a noi)

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Ascoltare questa canzone è un pò come trattenere il respiro, è partire e leggere solo per me ciò che ho dentro...Uno spettacolo musicale firmato Godano! Perfetto come sempre! Intimo come pochi.

martedì 7 settembre 2010

L'anno in più!



E OGGI SONO :




....TANTI AUGURI A ME....
!!!!!


venerdì 3 settembre 2010

Donna


..i miei armadi aperti e pieni di colori per l'allegria che spesso dimostro e miei tessuti scuri per ciò che realmente sono.

Spesso, tra donne, si esce col discorso di quale capo di abbigliamento ti faccia stare davvero bene, quello che indossi e ti sa trasformare.

Se ti vai a fare l’abito da sposa su misura è una delle primissime cose che vogliono sapere.

Soprattutto nel tuo giorno più bello devi sentirti un’opera d’arte proprio come quando indossi quei jeans o quell’accessorio il venerdì sera.

Per fortuna io non ho dovuto descrivere ciò che mi fa star bene con me stessa : l’abito l’ho trovato senza tanti perché e per come!

Ma tornando al ns benessere mentale posso dire che credo sia indispensabile trovare quel qualcosa che ci faccia distinguere dagli altri.

Io spesso associo un capo “tipico” o un particolare “usuale” ad ogni persona che conosco.

Sto certa che qualcosa mi rimane in mente.

Chi mi sta attorno è impreziosito da un nonsoche che calza a pennello con l’essere se stessi.

Non mi piace vedere chi si sente goffo, chi si sforza di apparire, chi vuole essere ciò che non è.

Le mie amiche e amici hanno sciarpe coi teschietti, borse costose, tacchi alti, pantaloni stretti neri, vestiti floreali, felpe, sciarpone, polo, jeans scoloriti, adidas vecchie, abiti di gran classe seppur economici, anelli verdi.

Ad ognuno la sua caratteristica.

Ora guardo me e in questo momento sono seduta sul mio copriletto blu, sottoveste in raso viola, borsa blu appoggiata a terra con un accessorio vistoso e dorato attaccato alla cerniera, di fianco le ciabatte marocchine con le paiettes, un cappello bianco vintage è vicino ai miei piedi, una cintura con le borchie alla mia destra, un libro appena finito di leggere sulla sinistra, un sacchetto con orecchini grandi grandi e colorati sul comodino, capelli mossi, trucco sfatto.

Un mix delle mie tante facce.

E’ così che mi piace essere…un po’ attenta al passato con la voglia di scovare sempre una cosa che gli altri non hanno, un po’ cattiva, un po’ sognatrice, un po’ comoda, un po’ a cercare di piacere ogni giorno.

Se dovessi decidere chi sono direi : decisamente nera.

Il nero è il colore che mi da una pace che nessuno si immagina, mi sento aggressiva e se lo abbino alla matita per gli occhi, al mascara e ad un rossetto rosso il gioco mi riesce perfettamente.

Il tacco, qualcosa che luccica, un accessorio di pelle, i capelli dritti...ehm ehm sento già la "favolosità" nell'aria!

Solo a scrivere questo mio modo di conciarmi mi fa apparire più decisa e pronta a lanciarmi!

C’è chi starà sorridendo di queste presunte fesserie ma se non sei donna non puoi capire!

E’ inutile far finta di essere superiore e non cadere in queste “piccolezze” perché l’errore più grande è crederle tali.

Alla fine siamo tutte un po’ superficiali e cerchiamo la nostra armonia in questo nostro modo di presentarci; ognuna con classe, con l’eccentricità, con la sfacciataggine, con la semplicità.

E allora avanti di tubini neri, maglie giallo fluorescente e occhiali rossi, vestiti scollatissimi, canotta bianca, jeans colorati, sandali stringati, collane kilometriche, orecchini enormi, punti luce, perle, borse di tela, borse di pelle, foulard zebrati, cerchietti con strass, montature squadrate e stivali, cinture larghe per i ns vestiti altrimenti svolazzanti e chipiunehapiunemetta.

Tutto serve.

Ci viene data la possibilità di spaziare con la fantasia, di creare una Vera Io, di far capire agli altri cosa vogliamo, chi siamo, perché ci poniamo in un determinato modo.

L’aspetto crea una parte di noi.

Non è tutto qui però…la parte più importante che completa il cerchio della ns identità la mettiamo noi e non le stoffe.

Macchè vesti, macchè marche, adesso tocca solo al linguaggio del nostro corpo.

Ecco, io su questo argomento aprirei una parentesi enorme.

Per quanto mi riguarda provo a giocare molto su questo e mi piace chi come me si cimenta in questa ricercatezza.

A volte mi trovo davanti donne con 3000 euro di ognibendidio addosso e parlano poi come dei scaricatori di porto!

Quando mi si presentano scene di questo tipo un po’ ci godo.

Mi sento fortunata ad avere speso 100 euro anziché 3000 (h&m contro Gucci) e avere una mia certa figura abbastanza posata.

Dalla vita non si può volere tutto ragazze!

Il gioco sta nel essere perfette con quello che si ha a disposizione, le carte in tavola le abbiamo tutte…ma si sa…solo l’astuzia delle proprie mosse porta a vincere!

Non sapere risolversi è un dilemma.

Questa frase per dire che sarebbe opportuno trovare un’armonia in ciò che si è ...ma una cosa fatemela dire : ci sono certe personaggine che non comprendo la fortuna che hanno nell’essere femmina e si rendono ridicole mettendosi un paio di pantaloni grigi e larghi della tuta + una maglietta in microfibra rosa confetto, trucco zero e via in direzione bar ad appoggiarsi stravaccate al bancone per prendersi una birra media.

Io mi chiedo come si faccia a non sentirsi un po’ “basse”.

Io sono per la donna che deve piacere, quella che si deve volere bene, quella che è importante si senta desiderata, quella che vedi che vuole esser ripagata del suo piacevole sforzo!

Boh..è tutta una mia idea personale ma ci sono tanti di quei modi per assomigliare all’idea che uno può avere del sesso femminile che non capisco il perché allontanarsi da tutto ciò!

Fatto sta che il messaggio di oggi è: che tu sia bambola da fiaba o bambina cattiva fa in modo che esca sempre la vera te, non inciampare sulla banalità, sii amica delle donne e fa sì che la tua indole ti corteggi in un apparente appagante nulla!

Una spruzzata del mio Jean Paul Gaultier prima di andare a letto e ciao a tutte ;)

Ps: questo non lo faccio mai perché è una cosa che lascio alla Monroe ma in questo contesto faceva il suo effetto!!