giovedì 16 agosto 2012

Sogno.

Ho fatto un sogno stanotte, eri di spalle e partivi, chissà dov'è quell' angolo di mondo senza me. 
Ho pensato che se te ne vai sei felice ma l'esser felici ti impedisce di cercare e accontentarsi è un limite.
Se leggi, dove lo fai? Con chi sei? Cosa senti? Chissà quale faccia porti con te.
Qui c'è quell'aria che sa di interminabile ma è colpa della poesia perchè in lei ogni cosa accade.
Posso parlare, toccare, posso vedere e ritrovare le parole che racchiudo negli occhi, se li vedessi...
Io ti bacio, è un vizio. Io sento il dolore, è un sollievo.
Un'abitudine, un gesto senza significato.
Chissà quando sarà come vorrei e te lo dirò mai?
Faccio confusione ma è la sintesi del riassunto che porta un nome che pare indelebile.
Se affrontassi tutto come affronto ciò che scrivo...
Non sarei disposta a dividere il desiderio, a rinunciare a ciò che sento mio.
Qualcosa finisce in ciò che non si vive, in ciò che non vediamo.
Chi ti ha regalato la dolcezza ti avrebbe dovuto dire di non donarmela mai. Alle cose belle ci si abitua.
Poi mi sono svegliata, in ritardo, perchè ero con te, che te ne andavi e non volevo.



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