mercoledì 16 settembre 2009

Invidia


Scivoli lenta tra le mie dita
sento il tuo apparente calore
che si fa ghiaccio e immobilita i miei arti.
Scettica di ciò che puoi dare
stupita innanzi a tanta rabbia.
Opposta alla superbia
priva della tua autostima.
T'accorgi solo d'ostacoli e
dure difficoltà.
Circondata da desideri frustanti,
rivolti su di me le tue continue incapacità.
Manipolatrice delle situazioni
colma di protagonismo infondato.
Distinguerti non sai che sia
perchè la tua sagoma è la mia.
Esperta fotocopia di ogni mia mossa.
Sminuita dalla mia esistenza
sei qui per rincorrermi per mai toccarmi.
Invidiosa dei miei sentimenti,
dell'avvenenza che non hai, del successo che non conosci,
dell'intelligenza che non coltivi,
del mio essere per te irragiungibile.
Non ammettere la tua inferiorità
è il tuo continuo vivere di ignoranze.
Sei una povera persona
che non ricerca ciò che può avere.
Rubi negli altri e vivi di speranze.
Ti alletta il pensiero di me perdente
ma chi riceve ciò che tu mai avrai??
Mi dai forza
perchè slancio i miei obiettivi alla ricerca dell'assoluto.
Di te non mi curo
percepisco e poi ti lascio,
succhio la cattiveria
per colorarmi un sorriso in volto.
Compassione è ciò che per me rappresenti.
Mi burlo di te
perchè capisco che solo l'apparenza
è la tua miglior dote.
Cerchi di convincerti
che la vergogna non ti travolge.
Sei quel malsano odio che traspare.
Sei fumo che scompare al primo soffio di vento.
Sei fragile e ti sciogli come neve.
Non invidio la tua invidia.
Non parli di ciò che realmente rappresento.
Spargi malelingue per renderti fiera d'animo.
Ricorda: sei la distruzione lenta di te stessa.
Non condividi,
non ami, non percepisci i mie segnali,
non t'immedesimi nella mia persona.
Qui nasce la caduta senza tregua del tuo valore.
Concentrata sulla mia distuzione
dimentichi che sei vuoto e
taglienti falsità.
Accompagnata da un difetto ormai
irrimediabile
maturi d'età per rimanere bambina.
Non imparerai mai dai tuoi passati e presenti sbagli.
Chiusa in quella campana di duro vetro
punti il tuo dito verso me
ma non oltrepassi la barriera.
Pian piano si affievolisce la tua luce
i vetri ti trafiggono
cadi e ti rialzi senza sfregi.
Nessuna punizione, nessun insegnamento.
Sei tu che detti legge con le tue "sagge ideologie".
Ti voglio distante da questa vita mia.
Rido di te
per poi far scendere una pesante lacrima di pena.
Tenera e indifesa tu sei per me.
Prendermi gioco del tuo fuoco vivo
è come acqua che dissetta il mio corpo.
Mi dai soddisfazione e sollievo.
Vedo come al mondo
si possa essere anche inutili, vulnerabili e soli....
esattamente l'opposto di ciò che io sono
per chi mi ama davvero.

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