giovedì 3 settembre 2009

Come ti vedo









Ancora mi sorprende il tuo potere
eppure il buio è ciò che dai a vedere.
Non so come riesci ad essere così sorprendente
e non dividerti con la gente.
Potresti brillare
e invece non arrivi facendoti notare.
Impeccabile il tuo gioco dell’allontanare.
Astuta mossa per farti apprezzare.
Quale strada vuoi seguire per poi arrivare?
Confermo i tuoi movimenti
per avere nuovi giorni ridenti.
Schivo d’innanzi agli occhi
giudice dell’espressività.
Osservi e spari.
Ferisci e poi ami chi guarisci.
Lato di sola e unica beltà
curvo su quel tavolo di difficili realtà.
Sei ciò che costruisci
per dire a te stesso che solo così ti capisci.
Perfetto per chi ti vuole con sé
mistero e leggiadria doni a chi è con te.
Rincorrerti è indifferente
tu sei ora e sempre fermo nell’altrui mente.
Apprezzo la tua accennata ombra di libertà.
Sei ciò che detta spazi e sospiri
alle mie false verità.

Nessun commento: