martedì 9 agosto 2011

Sei un mito!..per me!

Ma i MITI a che cacchio servono?
Credo SERVANO fondamentalmente. Punto!
La spiegazione più plausibile mi pare sia quella che "ci è dovuto" avere un punto di riferimento anche nelle cose più futili. 
Per le situazioni toste c'è Dio, Buddha ecc, per altro troviamo Jim Morrison o Oscar Wilde.
Io ora parlo "dell altro"!
Che poi è gente fragile a pensarci.
Gente con problemi, complessata e chipiunehapiunemetta.
Gente che ha, in ogni caso, dato una svolta alla vita delle persone negli anni.
Non è esagerare ma è la verità in un immaginario creato nella testa delle persone.
Avere un mito è credere fortemente che esiste qualcuno da imitare e adulare (a volte anche in maniera eccessiva aggiungerei).
Una continua simpatica manifestazione dell' essere innamorati di qualcuno che, sostanzialmente non esiste TRA noi.
E' raro toccare con mano un mito: è qualcuno che vediamo dalla tv, dai libri e conosciamo per sentito dire.
E' un passaparola.
Allora si può credere a quello che si vuole??
Ed è sempre la parte positiva dei personaggi "miti" che predomina quella negativa.
Se mi dicono che a D'Annunzio piacevano le orge io posso far finta di niente e pensare che infondo mi ha scritto " L'incoerenza è la prerogativa dell'artista". No banane!
Oppure possono passarmi un reportage sulla morte di Freddy Mercury commentando ad ogni scena che era gay e "non va bene" .. ma infondo "Don't stop me now!" di chi è???!!
Allora i MITI servono a star bene probabilmente.
E' uno status momentaneo di gioioso allontamento dal credere che tutto sia senza brio.
C'è sempre la voglia di sentirsi "grandi" in qualcosa, di imitare qualcuno che forse grande in ogni senso non è ma spicca in qualcosa più di chiunque altro.
Spicca e spacca!
Sarebbe brutto non trovare la voglia dentro sè di sognare.
E' consigliabile avere l'esempio che scalda il cuore: chiunque esso sia.
Anche il vicino di casa va bene.
Segnatevelo.




Il mio è lui! Vivo e vegeto! Col suo rock NAMBER UAN!


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