venerdì 22 gennaio 2010

Sconvolgersi per strada

Tu.
Mi ricordi ragazzina.
E' ciò che mai dimentichi.
Non cambierò mai se si tratta di te.
I tuoi occhi scuri mi vedono sagoma immaginaria.
Io.
Sono come tu mi conosci.
Guardo vicino e lontano.
Scopro che ingiro ci sei sempre tu.
Un unico percorso.
Sei seduto ad aspettare qualcosa che non c'è.
Pronto a scappare in un 'allucinazione che profuma di me.
All altro lato della strada io mi nascondo.
Ti scruto e mi piace.
C'è una linea tratteggiata che a singhiozzi taglia il mio umore.
Mi divide da te.
Potrei oltrepassare quel confine.
Potrei uscire dal margine della mia preimpostata calma.
Cresciuta con quell'infatuazione perenne di chi rimane piccola.
Tu sei all'apposto di quella via ma viaggi col pensiero.
Mi trafiggi con milioni di parole.
Mi rimembri di quella prima volta che ci siamo visti.
Non so evitare di ascoltarti.
Mi ritrovo persa e incantata dal sogno.
Mi rubi la memoria e le regali gioia.
Ora sei proprio li difronte al mio naso.
Non posso nè muovermi nè scappare.
Non voglio fuggire.
Mi tieni tra le dita e non molli la presa.
Mi vuoi sentire, mi vuoi respirare.
Mi vuoi toccare per poterti dare.
Mi chiedo diverse cose di te.
Ti guardo per vederti davvero.
Voglio i tuoi segreti.
Voglio sapere con chi sei quando ti tocchi da solo negli scarni silenzi.
Non mi togliere le verità e lasciati scivolare via.
Abbandona la ragione e coltiva la ribellione.
Ho sperato di non averti .
L'ho urlato davanti ad uno specchio che non rifletteva la mia vera immagine.
Non ero io.
Lo sapevo.
Giustificavo il gesto però.
Eppure non ci credevo nemmeno un pò.
Son fatta di fasulla logica e non mi trovi intrappolata negli schemi.
Io scappo credendo di riuscirci.
Tu poi demolisci ogni mio rifugio.
Ti scopro di nuovo con le tue labbra sulle mie mani.
Sei un bacio. Sei un peccato veniale.
Costretta a rimanerti nella pelle.
Mi tolgo l'apparire e mi perdo per sempre.
Tu mi guardi.
Mi sorridi.
Ti fai impenetrabile.
Mi fai un pò paura.
Non capisco cosa vuoi ma conosco chi sei.
Mi baci.
Ti volti e te ne vai.
Mi lasci vagare indistrubata.
Mi sento frastornata.
Dagli sbagli calpestata.
Poi, in un attimo..ancora noi.
Ti accarezzo come fossi la gemma più preziosa.
Non venderei mai la mia ricchezza!
Non mi separerei mai dalla brillantezza e dalla rarità!
Mi lascio cadere senza peso.
Tolgo gli abiti di scena.
Fatti quel mio padrone pregno di semplicità.
Povero ed essenziale.
Spaventosamente reale.
Piacevolmente viscerale.
Non disegniamo nuove linee.
Cancelliamo le esistenti.
Viviamo un cerchio che ci avvolge.
Accomodàti pure nelle stanze dei miei vorrei.
Scopri ciò che con te inventerei.
Devo naufragare perchè ora non so più dove andare.
Cancellarti non lo farei mai.
Ti porterò con me ovunque vorrai.
Indispensabile e vitale suoni nella mia testa.
Martellare di tamburo che scandisce la marcia verso te.
Senti questo assordante rumore?
Mi avvicino e ti stringo più forte.
Danza con me.
So che ti piace.
Fallo su questa strada dove siamo soli.
Dovrei forse chiedermi cosa ci fai qui.
Non è poi tanto giù che sia così.
Ma se scompari io mi chiedo dove sei.
Mi sforzo di capire.
Ma non c'è nulla da dire.
Tutto si ripete.
Il tempo gira attorno.
E noi siamo la nostra isola senza ritorno.



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